Voli cancellati, ritardi e spese: le ferie-odissea dei bresciani

Due giorni e 2mila euro in più per tornare da Ibiza. Disagi per un gruppo a Parigi. Il 17 altro sciopero
Settimane di grande caos negli aeroporti per via della carenza di personale - Foto © www.giornaledibrescia.it
Settimane di grande caos negli aeroporti per via della carenza di personale - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Voli cancellati, ritardi su ritardi, spese aggiuntive e bagagli persi. Anche per moltissimi bresciani nell’estate dei record di prezzi e temperature le tanto attese vacanze si stanno trasformando in un’odissea. Tutta colpa del caos internazionale degli aeroporti scatenato dalla carenza di personale, ridotto in pandemia e non rimpiazzato, dalle assenze per Covid e dall’esasperazione dei lavoratori rimasti che, essendo in pochi, sono costretti a fare i salti mortali.

Ritardi e cancellazioni

Simona Zapparelli, agente di viaggio che collabora con Metevagabonde di Brescia, ha vissuto sulla propria pelle i disagi di cui tutto il mondo sta parlando: «Nel pomeriggio di venerdì 24 dovevamo tornare da Ibiza ma, per via dello sciopero di Ryanair, il nostro volo è stato cancellato - racconta -. Così a nostre spese (1.800 euro per quattro persone) siamo saliti su un aereo per Valencia, dove siamo arrivati all’una di notte.

Saltata la cena, abbiamo pernottato in un hotel pagato da noi e l’indomani abbiamo preso il volo di Ryanair che, con due ore di ritardo, ci ha portati a Orio al Serio a mezzanotte. Ovviamente abbiamo compilato i moduli per richiedere i rimborsi, cosa laboriosa per me che sono del settore, figuriamoci per chi fa tutt’altro».

Con i bambini

Anche per un gruppo di 11 persone (tre famiglie con bambini) seguito dalla Mille Ponti Viaggi di Chiari il rientro da Parigi, programmato sabato 25, è stato alquanto complesso: «È stato riferito loro che il pilota era malato - ci dicono dall’agenzia - quindi sono partiti l’indomani sobbarcandosi i costi dei nuovi voli (da 700 a 1.200 euro a famiglia, ndr) perché la loro compagnia, EasyJet, sarebbe stata in grado di farli rientrare solo un paio di giorni dopo, cosa incompatibile con i loro impegni lavorativi».

Ha avuto difficoltà, venerdì 1 luglio, anche Francesco, manager bresciano a Barcellona per lavoro: «Il mio volo delle 12.05 per Orio è stato cancellato alle 12.15. Ho quindi dovuto prendere quello delle 14.40, partito un’ora dopo, e atterrato a Malpensa. Una volta arrivato ho cercato di noleggiare un’auto per raggiungere la mia macchina parcheggiata a Orio, ma mi hanno chiesto 270 euro per una Panda. Allora ho optato per un mezzo con conducente a 200 euro. Non potevo perdere tempo: l’indomani mi sono sposato».

Vacanza saltata

È su tutte le furie Fiorenzo Bontempi di Roncadelle: «Mia figlia sabato doveva partire da Orio al Serio per Cagliari, ma una volta a bordo le hanno cancellato il volo proponendogliene un altro a tarda sera che non ha potuto accettare: sarebbe arrivata, da sola, nella notte». Molte agenzie confermano il caos: «Noi abbiamo avuto problemi di voli low cost annullati e di bagagli smarriti: un gruppo partito da Malpensa per la Grecia è atterrato con 4 valigie anziché 15 - racconta Giambattista Merigo della Merigo Viaggi -. Saranno un luglio e un agosto neri: raccomandiamo di recarsi in aeroporto tre ore prima».

A questi problemi si aggiunge il Covid: «Abbiamo clienti che non sono partiti - riferiscono da Oltre i Miraggi -: consigliamo di fare l’assicurazione e di viaggiare con coscienza». La situazione, negli aeroporti, non è in miglioramento: domenica 17 c’è un altro sciopero di Ryanair.

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