Video hard diffusi in chat, il pm: «Tutti a processo»

Secondo il magistrato gli indagati hanno fatto girare i video hard «al solo fine di recare nocumento» alla vittima
Il tribunale di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il tribunale di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it

Qualcuno si è fatto ascoltare in procura dopo aver ricevuto l’avviso di conclusione indagini, altri hanno presentato memoria scritta. Il sostituto procuratore Benedetta Callea non ha però cambiato idea e ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti i dieci coinvolti nell’inchiesta sui video hard di una dottoressa bresciana, che da privati quali dovevano rimanere, sono diventati virali, passando di chat in chat. A Brescia, ma anche in altre zone d’Italia. Per arrivare addirittura in Sud America. Dal

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