Vaccini, in Fiera le domande su AstraZeneca prolungano l’attesa

Ai medici serve molto più tempo per sciogliere i dubbi sul vaccino anglosvedese. Ieri al centro di Brescia fino a due ore di ritardo
In coda per vaccinarsi al Centro Fiera - Foto © www.giornaledibrescia.it
In coda per vaccinarsi al Centro Fiera - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Alla Fiera di Brescia, dove da lunedì scorso è in funzione uno dei centri vaccinali destinati a diventare tra i principali d’Europa (per ora lo è solo per metratura, entro fine mese lo dovrebbe essere anche per numero di vaccini somministrato), il bisogno - legittimo - di essere rassicurati sul vaccino AstraZeneca rallenta il processo della vaccinazione nella fase iniziale, quella in cui un medico raccoglie l’anamnesi, ovvero le informazioni sullo stato di salute della persona che ha l’appuntamento per essere vaccinata. E, a cascata, rallenta tutto il resto. Dall’attesa alla parte in cui viene inoculato il vaccino.

Ieri pomeriggio i rallentamenti si sono tradotti mediamente in un’ora di attesa per chi già era all’interno degli spazi della Fiera, anche se ci sono persone che hanno aspettato anche due ore prima di essere vaccinate. Al momento della prenotazione sul portale delle Poste, viene dato un appuntamento ogni cinque minuti.

Certo, ci sono più ambulatori, basti pensare che in meno di una settimana le linee vaccinali sono passate da otto a nove. Ma i ritardi si accumulano perché in molti casi cinque minuti non sono sufficienti a spiegare che Astrazeneca (ora Vaxzevria) è raccomandato per gli over 60 ed è sicuro. In caso contrario, è lo stesso medico che valuta le patologie della persona e decide per un altro vaccino. Nel caso della Fiera, per Pfizer.

Nastrini per l’indicazione del vaccino: rosa AstraZeneca, azzurro  Pfizer
Nastrini per l’indicazione del vaccino: rosa AstraZeneca, azzurro Pfizer

Serve tempo e in dodici ore di lavoro, dalle 8 del mattino alle otto della sera, con 1.300 somministrazioni effettuate solo ieri (quasi settemila in sei giorni) non sono esclusi, anzi sono attesi, intoppi e rallentamenti anche del sistema che deve stampare per ciascuno tutta la documentazione per il consenso informato anche se la persona l’ha già compilata e portata con sè. «Le persone che arrivano qui non possono pensare di risolvere la questione con una toccata e fuga - afferma un medico presente in Fiera -. I tempi servono, spesso si allungano perché è nostro dovere dare spiegazioni e sciogliere tutti i dubbi. Lo facciamo a garanzia della loro sicurezza».

Al momento le dotazioni di personale sono sufficienti a seguire il percorso nell’arco della giornata di 1.300 persone. Una massa destinata ad aumentare nei prossimi giorni, fino a 10-12 mila al giorno, sempre a patto che vi sia un numero sufficiente di vaccini disponibili. Si continua, in questi giorni, con la vaccinazione della fascia di età 75-79, anche se sul portale di Poste si possono prenotare anche gli over settanta e, da domani, lunedì 19, prenotazioni aperte anche per la fascia 65-69 (dai nati nel 1952 a quelli del 1956). In Fiera, tuttavia, si vaccinano anche gli over ottanta che si sono registrati negli ultimi giorni e le persone fragili o estremanente vulnerabili. Ieri il rapporto tra AstraZeneca e Pfizer è stato di 8 a due a favore del primo.

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