Una «task force sull’aria», Pnrr, tram e Consigli di quartiere: le priorità della Giunta

Sono andati fuori porta, perché era sì una riunione politico-amministrativa operativa, ma vestita (e gestita) a mo’ di convivio. Ogni «commensale» ha portato una pietanza da condividere e tutti hanno lasciato a casa la cravatta. Ore 9 del mattino, San Felice del Benaco, casa privata lontana da occhi (e da orecchie) indiscreti, una tavola imbandita da fascicoli, cartellette e appunti (fatta eccezione che per il banchetto del pranzo) e tutta la giornata davanti.
Sindaca e assessori di Brescia ne escono dieci ore più tardi stanchi ma «soddisfatti per il lavoro proficuo» (citazione ripetuta). Sotto braccio le priorità dei prossimi mesi: la bussola è impressa nelle linee di mandato, ma un ordine (anche politico, oltre che pratico ed economico) è stato scandito. E - per i prossimi mesi di lavoro in Loggia - è il seguente: aria, tram, Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), Consigli di quartiere. Sono questi quattro i dossier più approfonditi e attorno ai quali gli assessori si sono confrontati.
La task force sull'aria
Se rispetto al tram il vicesindaco Federico Manzoni ha riepilogato il cronoprogramma dei prossimi passi (a breve sarà anche avviata una massiccia campagna di comunicazione per coinvolgere la città), il fronte sul quale la Giunta intende accelerare e sperimentare strade nuove è quello della transizione climatica (delega gestita da Camilla Bianchi). A partire da uno dei crucci di Brescia: il «piano aria». Spiega Laura Castelletti: «Abbiamo messo a fuoco le nuove sfide che ci attendono e il piano dell’aria e del clima è centrale: andremo a sviluppare prossimamente una serie di azioni puntuali. È chiaro che un lavoro di questo tipo intreccia più fronti: dal trasporto pubblico al sociale, per questo gli interventi hanno valore solo se stanno in un quadro più ampio, un quadro che noi ora abbiamo grazie al grande lavoro svolto in questi anni, dal quale siamo ripartiti».
Nasce da qui l’idea di una «task force» sull’aria, allargata però sia ai Comuni dell’hinterland sia al Broletto. Per spiegare la ragione basta il dato macro relativo alle emissioni: il 13% sono riconducibili alla città, il 23% extraprovincia, il 64% alla provincia. «Il coinvolgimento dei Comuni dell’hinterland è essenziale, ma - rimarca la sindaca - mi interessa molto relazionarmi con la Provincia, che deve tornare in assolutamente tornare in campo su più fronti: per il piano aria è necessario, ma penso anche al turismo». Insomma, una Brescia che ragioni e progetti da città metropolitana.
Pnrr
La mappa trasversale di ogni mandato però, si sa, è il bilancio. E nel nuovo rendiconto sul quale Marco Garza si sta cimentando «ci sarà sì il completamento di alcune opere avviate nel mandato precedente, ma si inizierà già a intravedere la nostra nuova impronta» assicura Castelletti, confermando che tutti i 40 progetti legati al Pnrr saranno portati a termine. E non è detto che Brescia non possa partecipare anche a qualche altro bando (ci sono da recuperare i fondi per il Museo di Scienze, ad esempio).
Sui Consigli di quartiere
Un punto fermo è arrivato anche sul futuro dei Consigli di quartiere: Valter Muchetti - a cui è affidata la delega alla Partecipazione - avvierà il confronto in Commissione per rivedere il regolamento. «C’è la necessità di fare insieme ai consiglieri alcune valutazioni, un’esigenza che era emersa anche dalle opposizioni» ricorda l’inquilina di Palazzo Loggia. Così facendo, il voto per il rinnovo dei Cdq slitterà all’anno prossimo (diversamente era previsto questo autunno), nella primavera del 2024 (un’ipotesi potrebbe essere marzo).
Il tono politico si rilegge in almeno tre aspetti. Il primo: la Provincia deve tornare a essere un interlocutore e un attore più presente, specie su temi chiave che non sono confinati né confinabili nel solo perimetro della città (tre esempi: transizione ecologica, trasporti, cultura). Secondo: Laura Castelletti, è vero, non ha un partito alle spalle ma si sta costruendo una struttura operativa solida costituita dalla sua squadra di Giunta dalla quale esige condivisione (nelle informazioni, nello scambio di idee, nella progettazione). Terzo elemento: il metodo da sperimentale non solo diventerà strutturale («compatibilmente con gli impegni, vorrei replicare questi incontri, anche più brevi, una volta al mese» dice infatti la sindaca), ma avrà una coda con la maggioranza. Andrea Poli - delegato ai rapporti con il Consiglio - avrà il compito di organizzare il conclave con i gruppi consiliari entro ottobre.
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