Un anno con Caritas: cibo e ascolto per le ferite del Covid

Il 2020 con la pandemia è stato un anno emergenziale, di sofferenza, disagio e povertà
CARITAS, RICHIESTE A +30%
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Quella relativa al 2020 è un'edizione diversa di Un anno con Caritas, strumento nato per dar conto delle numerose attività svolte dalla Caritas di Brescia e dalle Caritas parrocchiali. E non poteva essere diversamente, dato che il 2020 con la pandemia da Covid è stato un anno emergenziale, di sofferenza, disagio, povertà, alle quali, si è cercato di rispondere con una carità rinnovata, variegata, capillare. 

«Un anno con Caritas - spiega il direttore don Maurizio Rinaldi - ha dunque lasciato numeri e statistiche per concentrarsi sulle narrazioni, 23 racconti raccolti attraverso le Caritas dei territori, nei quali, partendo da fatti concreti, vengono evidenziati fatiche e valori del vivere il cristianesimo in chiave sociale».

La presentazione di Un anno con Caritas ha comunque permesso di tracciare un quadro dei bisogni, acuiti dall'emergenza sanitaria. Nel 2020 le famiglie che hanno cercato aiuto sono state il 30% in più rispetto al 2019. E di queste, il 60% non si era mai rivolto prima alla Caritas. Analizzando i bisogni emersi, si nota che a marzo 2020 era altissima la richiesta di alimentari e beni materiali, poi diminuita, per lasciare spazio ad un aumentato bisogno di ascolto, richieste di aiuto per il lavoro, la scuola, l'assistenza sanitaria.

Necessità cui Caritas ha risposto con la distribuzione di generi alimentari attraverso Ottavo giorno, per un valore di mercato di due milioni e 300mila euro, aumentato del 51% rispetto al 2019; con sussidi economici attraverso Briciole lucenti e il microcredito sociale e per quanto riguarda i problemi del lavoro e di assistenza sanitaria con il supporto del Fondo diocesano Do-mani alla speranza ed a Ti Conto salute.

 

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