Treni ogni mezz’ora tra Brescia e Iseo con fermata al Violino
Il treno suburbano inizia a prender forma. Dopo la stazione di Borgo San Giovanni, in città, ora tocca alle fermate di Bornato, Borgonato e Castegnato. Saranno riqualificate secondo i nuovi «standard» di qualità: non più piccole stazioni di provincia, ma fermate moderne e accessibili. Tasselli dell’ambizioso progetto che punta a trasformare la Brescia-Iseo-Edolo in una linea suburbana, per lo meno tra il Sebino e la città. Orari cadenzati, frequenti e regolari.
Un modo per offrire un’alternativa valida al mezzo privato, convincendo sempre più persone a lasciare l’auto in garage e recarsi in città con il treno. In fondo la direttrice ovest è quella dove negli ultimi anni è cresciuta di più la mobilità sistematica (vale a dire gli spostamenti casa-lavoro, casa-scuola) tra città, hinterland e provincia. E sfruttare i binari già esistenti della Brescia-Iseo in ottica suburbana è diventata una priorità, sposata da Comune di Brescia, Provincia e Regione Lombardia.
Strategia. Da tempo lungo la linea ferroviaria per la Valcamonica sono in corso interventi di potenziamento. Fino a vent’anni fa sembrava una ferrovia dimenticata. Oggi è diventata strategica per la mobilità bresciana. Nei prossimi anni lungo i 103 chilometri di binari sono in arrivo lavori per 160 milioni. Dentro questo quadro un posto speciale lo occupa il progetto di «treno metropolitano»: un treno ogni mezz’ora tra Brescia e Iseo, con fermate in tutte le stazioni, nella Fase 1 (più un «diretto» tra Brescia e i principali paesi del Sebino e della Valcamonica); un treno ogni 15 minuti tra la città e Castegnato nella Fase 2. Per poter attivare questo servizio «suburbano» servono però interventi strutturali: l’adeguamento tecnologico dei binari, la riqualificazione di alcune stazioni. Santa Lucia ha portato l’inaugurazione della «nuova» fermata di Borgo San Giovanni, progetto che rientra nel più ampio piano di riqualificazione di via Milano promosso dal Comune di Brescia.
Le tre stazioni. Lo scorso 21 dicembre Regione Lombardia ha invece approvato i progetti preliminari (ora chiamati studi di fattibilità tecnico-economica) per riqualificare le stazioni di Castegnato, Bornato e Borgonato, chiudendo così la conferenza dei servizi avviata (dopo qualche ritardo) a inizio settembre. Sarà rinnovato l’armamento ferroviario (binari, apparato tecnologico, impianto di segnalamento e sicurezza) così da consentire l’ingresso simultaneo di due treni in stazione, a velocità maggiore dell’attuale. Sarà realizzato un sottopasso ciclopedonale con scale e rampe a Castegnato e Borgonato e un sovrapasso pedonale a Bornato. E poi banchine rialzate, nuova illuminazione, pensiline, eliminazione delle barriere architettoniche. «Le stazioni di Castegnato, Bornato e Borgonato saranno interessate da opere di potenziamento infrastrutturale che consentiranno di gestire l’esercizio ferroviario e la circolazione dei treni in maniera più efficiente ed efficace - ha spiegato l’assessore regionale Claudia Maria Terzi -. I lavori ferroviari si accompagnano anche a opere di sistemazione che renderanno le tre stazioni più sicure e moderne». In tutto FerrovieNord investirà 11,3 milioni di euro (3,5 milioni per Castegnatoi, 4 per Bornato, 3,8 per Borgonato) soldi derivanti dal Patto per la Lombardia che la Provincia ha deciso di destinare alla Brescia-Iseo-Edolo.
Prescrizioni. I progetti sono stati approvati con alcune prescrizioni. Il Comune di Castegnato, per esempio, sostenuto dalla Provincia, ha chiesto che i parcheggi non vengano ridotti e che il nuovo sottopasso venga prolungato fino a un terreno dove è già in programma un «centro d’interscambio ferrogomma». Ma anche nuova illuminazione per gli stalli bici e la predisposizione di posti di ricarica per auto elettriche. Il Comune di Cazzago ha chiesto invece che la nuova passerella di Bornato venga prolungata a nord, così che possa essere utilizzata dai cittadini che da via Basso Castello si recano ai binari. Ora si passerà ai progetti definitivi ed esecutivi che dovranno tener conto delle prescrizioni. I lavori dovrebbero partire nel 2022 mentre l’attivazione della Fase 1 del servizio suburbano (un treno ogni mezz’ora per Iseo) è in programma per metà 2023. Si vedrà. Quando, va ricordato, sulla linea saranno sperimentati anche i primi treni all’idrogeno. Nel 2023 sarà pronta anche la nuova stazione a nord delViolino. In questo caso la conferenza dei servizi non è ancora partita. Ma verrà fatta sul progetto definitivo. Costo: 3,1 milioni di euro.InfrastruttureIl futuro del trasporto ferroviario
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