Trasporto pubblico locale: il biglietto dei bus costerà di più

Le tariffe, ferme da sei anni, cresceranno per far fronte a costi di gestione elevati
Ragazzi alla fermata dell'autobus a Largo Torrelunga - © www.giornaledibrescia.it
Ragazzi alla fermata dell'autobus a Largo Torrelunga - © www.giornaledibrescia.it
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Aumenti delle tariffe in arrivo per il trasporto pubblico bresciano. Il tema, sicuramente attuale dato il generalizzato aumento di ogni bene e servizio, è stato affrontato nel corso della Conferenza locale del trasporto pubblico, svoltasi con i vertici del Tpl e con la partecipazione di enti locali, associazioni, aziende, Ufficio scolastico provinciale e pure di organizzazioni sindacali.

I prezzi di biglietti e abbonamenti sono rimasti sostanzialmente invariati negli ultimi sei anni, ha rilevato il direttore Alberto Croce, ma in relazione all’attuale andamento inflazionistico è ipotizzabile un adeguamento già a partire dal prossimo autunno. Il «come» e il «quanto» dovrà essere comunque deciso in ultima istanza dall’Assemblea dei soci. «Il trend è stato di un calo del 20-25% nell’afflusso sui mezzi - spiega il presidente Giancarlo Gentilini -, tenendo conto che nel 2020 il servizio è stato soppresso per un lungo periodo; nel 2021 è stato erogato, ma molte aziende hanno utilizzato lo smart working e le stesse scuole si sono avvalse della didattica  a distanza.

Ora – prosegue il presidente – è attesa una delibera della Regione Lombardia per adeguare parte dei compensi. I costi di gestione sono aumentati, abbiamo anche messo in servizio bus ecologici, c’è stata una clamorosa impennata del gasolio. I gestori si ritrovano minori incassi e, se lo scorso anno le aziende hanno ricevuto ristori per coprire parzialmente i mancati guadagni, sul 2022 non c’è nulla di tutto questo alle viste».

La manovra, quindi, non è più rinviabile. Fermo restando che tali rincari, che riguarderanno il complesso dei titoli di viaggio, urbani, extraurbani ed integrati, potranno essere calibrati in un’ottica di flessibilità e con modalità selettiva «a tutela delle fasce più deboli». L’agenzia del Trasporto pubblico locale impiega, nell’insieme delle varie aziende, oltre 800 autisti operanti sui mezzi.

Recentemente è stato loro rinnovato il contratto di lavoro; cosa che ha portato «un certo sollievo», ma non ha risolto il problema ormai strutturale della «fuga» dei dipendenti,  per via di un’attività fortemente usurante e dai ritmi molto pesanti. Quanto al trasporto scolastico, la formula del doppio ingresso nelle scuole, concertata al Tavolo prefettizio, «è quella che ci ha permesso di reggere nella fase di emergenza – ribadisce Gentilini –. Sappiamo che ha comunque creato una serie di problemi per le organizzazioni scolastiche. Se, come ci auguriamo, la pandemia non ripartirà, sarà difficile sostenere ancora questa scelta». In ogni caso se ne riparlerà a settembre.

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