Tram, dal Governo 359 milioni e prima corsa nel marzo 2029

Via libera al finanziamento che copre il 99% dei costi: il progetto prevede 11 km di percorso, 24 fermate e 14 treni
Il rendering della fermata del tram al Palaleonessa
Il rendering della fermata del tram al Palaleonessa
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Brescia avrà un nuovo tram. Il tanto atteso finanziamento statale da ieri è realtà. La conferenza unificata Stato-Regioni ha approvato il riparto delle risorse destinate al «trasporto rapido di massa» (in pratica tramvie e metropolitane) proposta dal ministero delle infrastrutture. Decreto che assegna a palazzo Loggia più di 359 milioni di euro (sui 660 milioni disponibili) per realizzare il tram che coprirà la zona Ovest della città, dalla Pendolina alla Fiera passando per via Volturno, il centro storico, via Orzinuovi.

Il progetto messo a punto da Brescia Mobilità prevede una linea lunga 11 chilometri e 650 metri, il 70% in sede propria, così da garantire la regolarità del servizio; 24 le fermate in progetto, 18 i treni a disposizione, ciascuno in grado di trasportare 220 passeggeri. Lo scorso 15 gennaio il progetto di fattibilità tecnica ed economica era stato inviato a Roma per partecipare all’avviso del ministero che metteva sul piatto «risorse destinate al trasporto rapido di massa».

La Loggia ci aveva provato già nel 2019 (al tempo il progetto prevedeva due linee, oltre all’attuale anche Violino-sant’Eufemia) ma la domanda non era stata accolta per mancanza di risorse. Il Comune ha così messo a punto la proposta: ha rivisto il meccanismo di finanziamento (non più un project financing con le Ferrovie ma di fatto l’intero importo è stato chiesto allo Stato) e si è concentrato sulla prima linea, Pendolina-Fiera. A fine ottobre il sindaco Emilio Del Bono e l’assessore Federico Manzoni hanno poi incontrato il ministro Enrico Giovannini per spiegargli la strategia di mobilità sostenibile nella quale si inserisce il tram. Il ministero aveva dato rassicurazioni sul finanziamento. Ieri è arrivata la conferma.

Il vagone del tram
Il vagone del tram

Sono cinque i progetti finanziati dal Ministero con il decreto approvato ieri: il tram di Padova (97,1 milioni), la metro di Roma (159,4), la tramvia e la metro di Torino (9,4 e 35 milioni). Brescia, che ha ottenuto il punteggio migliore per la qualità del progetto, anche grazie al Pums, si porta a casa oltre la metà della torta, 359 milioni e 545mila euro. L’intera somma chiesta. Di fatto con quei soldi sarà coperto il 99% dei costi della tramvia.

Sulle casse comunali resteranno solo 4 milioni di euro per sottoservizi e opere complementari. Il decreto prevede che l’affidamento dei lavori avvenga entro il 31 dicembre 2023 (scadenza che vale per l’approvazione del progetto esecutivo in caso di appalto integrato). Insomma, i lavori dovrebbero partire nel 2024. La prima corsa è in programma nel marzo del 2029. I prossimi mesi (e anni) serviranno per mettere a punto il progetto: l’evoluzione tecnologica (per esempio sullebatterie) e la gara per individuare l’operatore che fornirà i treni potranno portare nuove migliorìe. Ma soprattutto il progetto tram sarà l’occasione per una riqualificazione di via, strade e quartieri. La sfida è solo all’inizio.

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