Ex cinema, il sindaco di Rovato: «Cito per danni il ministero»

Il sindaco di Rovato si appella al neoministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per sbloccare i lavori della Cittadella di corso Bonomelli, dedicato proprio alla cultura: «ci aiuti a sbloccare i lavori, altrimenti perderemmo il 10% dei finanziamenti ottenuti attraverso il Pnrr. Se non si trovano soluzioni entro fine anno, rischiamo di lasciare per strada 350mila euro». Se si arriverà a quel punto nulla è escluso, «compresa - dice Tiziano Belotti - un’azione legale di richiesta risarcitoria al ministero stesso: ho già preallertato i legali».
La furia di Belotti riguarda il progetto, da 3,5 milioni di euro (più altri 350mila euro per l’aumento delle materie prime) che il Ministero dello sviluppo economico ha disposto sulla base di un progetto di recupero dell’ex cinema Corso, abbattuto un anno fa lungo corso Bonomelli. In quell’area, attigua alla biblioteca comunale Cesare Cantù, l’Amministrazione prevede di realizzare la sede dell’Archivio storico documentale «Città di Rovato», nuove sale studio per gli studenti, una caffetteria, il museo cittadino incentrato sulle opere della scuola d’arti e mestieri Francesco Ricchino e una nuova piazza, affacciata su corso Bonomelli, «che abbiamo già deciso - aggiunge Belotti - d’intitolare a Oriana Fallaci».
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Il progetto è stato inviato, come prevede l’iter, alla Soprintendenza della provincia di Brescia. «Sembrava si fosse aperto un buon dialogo - chiosa il primo cittadino - mentre in realtà ci troviamo di fronte a numerosi problemi, che rischiano seriamente di non consentire l’affidamento dei lavori entro il 31 dicembre», data ultima fissata a oggi dal Pnrr per avviare il procedimento di affidamento di quanto per ora scritto solo sulla carta, pena il congelamento dei fondi. Al centro del braccio di ferro ci sarebbe la tutela del muro esterno e, all’interno, la presenza di un sala, composta da colonne e antiche volte, «che vorremmo ovviamente tutelare e valorizzare - dice Belotti - inserendola, così com’è, all’interno del percorso museale».
Cosa fare - e cosa no - con queste strutture precedenti è il motivo dello scontro, che ora porta il Comune a battere i pugni sul tavolo. «Abbiamo bisogno di risposte e di soluzioni - spiega ancora il primo cittadino rovatese -, siamo aperti al confronto ma ci sono tempi da rispettare e che non possiamo sforare. Per questo chiedo l’intervento del neoministro Sangiuliano», che conosce già Rovato: cinque anni fa, l’allora vicedirettore del Tg1 presentò in Municipio il suo libro su Trump, su invito dall’associazione Rovato del Fare.
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