Tamponi, assedio alle farmacie e straordinari in Fiera

In centinaia in auto o al freddo per un test nei giorni di Natale. E la Lombardia schiera una task force ad hoc
Tanti in coda per il test in via Caprera - © www.giornaledibrescia.it
Tanti in coda per il test in via Caprera - © www.giornaledibrescia.it
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Non c’è solo chi, da non vaccinato convinto, segue quella che da oltre due mesi si è ormai trasformata nella sua routine: eseguire un tampone ogni 48 ore per poter varcare la soglia del posto di lavoro.

Due persone più in là, nell’interminabile teorema di code che in questi giorni di festa sta prendendo d’assalto le farmacie della nostra provincia, c’è anche chi deve partire per le vacanze di qualche giorno sulla neve, chi da studente ha dovuto effettuare il test entro 48 ore dal messaggio d’allerta ricevuto o, ancora, chi ha già per le mani il suo super Green pass ma «vedo i parenti, siamo una decina e voglio stare più tranquillo».

Non si placa, insomma, la corsa spasmodica al tampone: al freddo, muniti di pazienza, nella tarda mattinata di ieri, fuori dalla farmacia Vincoli c’era un centinaio di persone. Un assedio che ha lasciato la sua impronta anche al centro di via Caprera (dove però, grazie al sistema dei test drive-in, gli utenti hanno atteso in auto al caldo): dopo le 11 le code arrivavano alla rotonda che porta in autostrada. Così, nonostante i cancelli dovessero richiudersi alle 12, gli operatori sanitari si sono rimboccati le maniche e hanno proseguito il loro turno fino al pomeriggio per senso di responsabilità o, per dirla in altre parole, per «non lasciare indietro nessuno».

Anche il polo allestito nel parcheggio della Fiera - che in queste settimane sta tenendo un ritmo di 1.500-1.600 tamponi al giorno - ha quindi fatto gli straordinari. «Sono giorni di fuoco e lo saranno fino al 7 - conferma la presidente di Federfarma, Clara Mottinelli -. Stiamo facendo test a non finire, al punto che abbiamo ampliato l’orario di apertura: stiamo cercando di offrire il massimo del servizio e di rispondere al maggior numero di esigenze».

Sì, perché le farmacie devono calcolare anche la quota emergenze: «Abbiamo un bacino di dosi riservato a chi, come gli studenti, devono eseguire il test entro le 48 ore». Un procedimento, quest’ultimo, facilitato da un dato positivo: «Molti utenti che sceglievano la prenotazione periodica perché non vaccinati hanno cancellato gli appuntamenti ed eseguito la prima dose - conferma Mottinelli -. Certo è che aumentando esponenzialmente il numero di test, rispetto a novembre sono aumentati in modo significativo anche i positivi».

Nelle oltre 200 farmacie in campo, si eseguiva una media di 90mila test alla settimana, «ma in questi giorni i numeri sono decuplicati, specie nelle zone turistiche» conferma la presidente. Che certifica anche la grande caccia dei test fai da te, esauriti però ormai da tempo. Il piano sequenza della marcia alla conquista del tampone si ripete in tutte le città lombarde, al punto che l’assessorato regionale al Welfare ha annunciato l’arrivo della «task force tamponi». Il team, coordinato dal direttore dei Servizi sociali dell’Ats Brianza, Guido Grignaffini, sarà schierato a partire da questa settimana e si occuperà del coordinamento e del potenziamento dell’offerta pubblica e convenzionata del servizio di tamponi antigenici e molecolari.

«A dicembre in Lombardia sono stati eseguiti 3,5 milioni di tamponi, il 21,5% di quelli somministrati in Italia, percentuale che sale al 22,3% nell’ultima settimana» sottolinea con un tweet la vicepresidente Letizia Moratti. Come procede, invece, la campagna vaccinale? Il ritmo ha rallentato nei giorni di festa: ieri, nel perimetro dell’Ats di Brescia, sono state effettuate 6.794 iniezioni.

Ma i numeri tornano in linea con quelli dei giorni dell’antivigilia di Natale già da oggi, quando sull’agenda sono prenotate 11.839 somministrazioni, mentre per domani ne sono previste 10.601 e mercoledì 11.364. Al momento (dati Ats Brescia e Ats Montagna) sono state eseguite 365.951 terze dosi, di cui 9.524 nelle farmacie.

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