Strage, Mattarella: la memoria come antidoto alla violenza

Nel suo messaggio su piazza Loggia, presidente della Repubblica invita a «rafforzare sempre più la nostra cultura democratica»
Il presidente Mattarella - Foto Ansa/Paolo Giandotti
Il presidente Mattarella - Foto Ansa/Paolo Giandotti
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Ricorre oggi il quarantaquattresimo anniversario della Strage di piazza Loggia, il primo dopo la condanna definitiva di Maggi e Tramonte in Cassazione. Ecco il messaggio integrale del presidente della Repubblica: «La terribile strage del 28 maggio 1974 ha lasciato un segno profondo nella storia della Repubblica. Oggi, nel giorno dell'anniversario, desidero esprimere i miei sentimenti di solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime innocenti, ai loro amici e compagni di lavoro, a tutti coloro che sono stati capaci, sin dal momento dell'attentato e poi nel corso degli anni, instacabilmente, di una grande reazione civica, grazie alla quale la democrazia è stata capace di sconfiggere le forze e i progetti eversivi».

«Brescia è stata ferita, straziata dal dolore. Ha pianto i suoi concittadini caduti in Piazza della Loggia e ha saputo divenire esempio per tutta la comunità nazionale: ai terroristi che volevano colpire la convivenza, le istituzioni, la libertà politica e sindacale, ha risposto con l'unità della sua gente, cercando tenacemente la verità e le responsabilità, conservando la fiducia in quella partecipazione democratica che gli eversori di matrice neofascista volevano indebolire. È stato lungo, e faticoso, il cammino della giustizia. Le condanne - ricorda - ora divenute definitive, sono il risultato dell'impegno di uomini dello Stato e della spinta incessante giunta dalla società civile, a partire dall'associazione che ha riunito i familiari delle vittime».

«Ora la memoria dei fatti di Brescia, che si legano alla catena del terrore di quegli anni, sollecita tutti noi a rafforzare sempre più la nostra cultura democratica, a costruire insieme il bene comune, a trasmettere alle nuove generazioni i valori di una civiltà che rispetta la libertà e le differenze. La minaccia della violenza non è stata cancellata nella nostra comunità. Siamo tutti testimoni di come possa assumere forme e modalità nuove, nel perseguimento di uno stesso obiettivo: colpire la dignità delle persone e il loro libero arbitrio. Per sconfiggere chi intende seminare ancora intolleranza e paura, dobbiamo tenere alta la comune sensibilità democratica e restare fedeli ai principi che ispirano la nostra convivenza. È questo lo spirito che rende questa importante giornata di ricordo un momento di impegno dell'intera comunità nazionale», conclude il Capo dello Stato.

 

 

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