Sotto effetto di droga uccise un motociclista a Caino, ora in carcere per un'altra vicenda

Il 48enne bresciano a agosto sulle Coste di Sant’Eusebio aveva travolto Marco Pancaldi. È in cella per porto ingiustificato di un cacciavite
L'incidente mortale dell'11 agosto a Caino - Foto New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
L'incidente mortale dell'11 agosto a Caino - Foto New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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Si trova in carcere da qualche giorno Christian Fregoni, il 48enne bresciano che l’11 agosto sulle Coste di Sant’Eusebio aveva travolto e ucciso il 30enne di Marco Pancaldi, concessionario di moto che stava provando uno dei mezzi del suo salone. Per quella vicenda la Procura ha chiesto il giudizio immediato nei giorni scorsi, ma nel frattempo Fregoni ha cambiato difensori e gli avvocati Felice Arco e Alessandro Bressi che hanno assunto l’incarico sono ancora in attesa di conoscere le decisioni del tribunale in merito.

A portare in cella il 48enne è stata infatti una questione più vecchia, relativa al porto ingiustificato di arnesi e oggetti atti a offendere, nello specifico un cacciavite, su cui si è invece pronunciato il Tribunale di Sorveglianza, rigettando una richiesta di messa alla prova e portando a diventare esecutivo un residuo pena di 9 mesi.

Per quello che riguarda l’incidente mortale di agosto gli elementi emersi hanno portato il sostituto procuratore Carlo Pappalardo a ritenere gli elementi emersi già sufficienti per chiedere il giudizio: nello specifico le analisi mediche avevano certificato che Fregoni fosse positivo a eroina, cocaina, cannabis e metadone mentre una perizia della Procura ha accertato che sia stato il furgone ad invadere la corsia in cui viaggiava la moto.

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