Schianto mortale a Caino, cordoglio a Montichiari per Marco Pancaldi

«Il paese è attonito davanti ad una morte di questo genere, improvvisa e violenta. Marco era una brava persona, un ragazzo tranquillo e un imprenditore, che aveva fatto della sua passione per i motori una professione. Era diventato concessionario tra le varie del marchio Benelli per Brescia e nei giorni scorsi era raggiante per l’arrivo della nuova TRK702, moto che aveva immatricolato e che avrebbe messo a disposizione dei clienti per le prove. Lui stesso ci aveva percorso con entusiasmo già 500 chilometri. Io avevo prenotato la prova della moto per il dopo Ferragosto. Poi lo schianto fatale di venerdì e l’epilogo che abbiamo appreso sull’incidente».
Marco Togni, sindaco di Montichiari è stato uno dei primi a scrivere sui social il suo dolore per la morte del trentenne del paese. Quello di Marco per le due ruote era un sogno coltivato fin da bambino, una passione per i motori che si è poi concretizzata negli anni con l’apertura dello show-room di viale Europa, meta di quanti provano la passione per le due ruote. E proprio a questi Marco si rivolgeva anche venerdì mentre saliva alle Coste con la nuova moto per mostrarla ai centauri che si ritrovano sul lungo serpentone d’asfalto. «Marco però era uno prudente. Non scambiava la strada per una pista. Era diligente e rispettoso. Una vicenda caratteriale la sua da persona posata» continua il sindaco.
Sui social corre il dolore per la sua morte mista ad incredulità: in molti si sono stretti alla madre Valeria Balasina Pancaldi, già colpita qualche anno fa dalla perdita anche del marito, medico chirurgo presso l’ospedale di Montichiari. «Per sempre con il tuo papà, se non sarai con me - si legge in uno straziante messaggio - La mia vita, le mie vite».
Indagini
Poi gli amici. Tantissimi hanno espresso dolore per la vicenda di Marco e il suo terribile incidente. Mentre le indagini ricostruiscono la dinamica lasciando intuire l’invasione del senso di marcia di uno dei due mezzi, negli atti è entrata anche l’ipotesi che il sole all’orizzonte potrebbe aver abbagliato il conducente del Fiorino. Solo ipotesi in attesa che tutti gli adempimenti previsti dalla magistratura si compiano da domani. Intanto resta il senso di vuoto.
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