Siti radioattivi e Metalli Capra, dal Ministero altra fumata nera

Sul trasferimento dei fondi e sul progetto di Capriano «servono approfondimenti»
I due silos delle ex raffinerie Metalli Capra - © www.giornaledibrescia.it
I due silos delle ex raffinerie Metalli Capra - © www.giornaledibrescia.it
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Niente da fare. Un anno, la discesa in campo e le sollecitazioni della Prefettura e il teorema di confronti che - inclusa la videoconferenza di ieri - ci lasciamo alle spalle non sono un tempo ancora sufficiente per sbrogliare la matassa della burocrazia. E quei fondi, quelli del cofinanziamento già appostato per poter iniziare a mettere mano e risanare i siti bresciani inquinati da rifiuti radioattivi, restano di fatto ancora ostaggio delle lungaggini burocratiche. Per le quali (ipse dixit) «serve altro tempo». Ancora. 

Le aspettative bresciane si sono così (di nuovo) infrante ieri, all’ora di pranzo, quando ad andare in scena è stata la riunione con il Ministero dell’Ambiente per affrontare i nodi caldi relativi alle aree contaminate da scorie radioattive.

Leggi l’articolo integrale sull’edizione Giornale di Brescia in edicola oggi, venerdì 18 settembre 2020, scaricabile anche in formato digitale

 

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