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Metalli Capra, è via libera alla bonifica a Capriano del Colle

Approvato il progetto per la discarica che contiene 80mila tonnellate di scorie metalliche radioattive
METALLI CAPRA: VIA LIBERA ALLA BONIFICA
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«Il lavoro svolto in questi mesi è stato intenso e ha portato al risultato sperato: il progetto di bonifica è stato approvato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e dall’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare. È in arrivo la copertura finanziaria da parte del Ministero dell’Ambiente per la bonifica definitiva». Con questa parole il prefetto di Brescia Attilio Visconti ha annunciato il passo decisivo e atteso da anni: la discarica Metalli Capra di Capriano del Colle sarà bonificata e messa definitivamente in sicurezza.

Dal tavolo tecnico riunito ieri pomeriggio in Prefettura arrivano buone notizie. L’agroalimentare locale, da decenni minacciato da quella che è stata definita a più riprese nel Bresciano e non solo una vera e propria «bomba ecologica», sta per essere salvato. Anche se, tiene a precisare Visconti nel comunicato diffuso ieri dalla Prefettura per rassicurare i cittadini, «tutte le analisi effettuate nel corso degli anni fino ad oggi dimostrano che le produzioni agroalimentari locali sono salubri e non esiste contaminazione alcuna dei terreni limitrofi alla discarica che possano aver alterato la qualità dei prodotti agricoli».

Eppure, quelle 80mila tonnellate di scorie metalliche radioattive contaminate dal Cesio 137, accumulate dalla ditta in quella che un tempo era una discarica autorizzata, hanno destato più di una preoccupazione sul territorio. A luglio era stato lo stesso Visconti a indicare la possibilità di installare un nuovo container per stoccare in sicurezza il «succo» velenoso prodotto dai rifiuti, visto che le cisterne che raccolgono il percolato sono già riempite per l’80 per cento. Il tavolo tecnico di ieri, cui sedevano fra gli altri la Provincia, la Regione, il Comune, Ats e il Parco Regionale Monte Netto, dovrà decidere nel giro di poche settimane come trattare il percolato e si riunirà di nuovo nella seconda metà di ottobre. Entro il 30 settembre verrà formalizzata al Ministero dell’Ambiente la relazione tecnica che sbloccherà i fondi stanziati.

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