Siccità, consumo di acqua in calo del 10% grazie a ordinanze e consigli
Appelli e ordinanze pare abbiano funzionato. Nelle ultime due settimane il consumo di acqua è calato di circa il 10%, aiutando così a «contenere» le situazioni più critiche. Un trend che fa ben sperare ma che dovrà reggere alla prova di una lunga estate torrida e con pochissima pioggia.
I primi numeri del monitoraggio sono comunque incoraggianti. «I dati a nostra disposizione mostrano una diminuzione dei consumi d’acqua» spiega Tullio Montagnoli, Amministratore delegato di A2A Ciclo Idrico. In media una riduzione del 10% con alcuni dati significati nei Comuni campione. A Orzinuovi, uno dei Comuni dove A2A ha rilevato criticità per l’abbassamento della falda, dal 18 al 29 giugno c’è stata una costante diminuzione dell’acqua immessa in rete: da 4.600 metri cubi al giorno si è scesi a 4.200. Meno 9%.
Dinamica simile a Gussago, dove in realtà A2A non ha rilevato particolari criticità («abbiamo i serbatoi pieni e un pozzo di "riserva" che non abbiamo ancora attivato» spiega Montagnoli): il consumo è passato da 6mila a 5.400 metri cubi al giorno, facendo segnare un meno 10%.Ancora più marcata la riduzione in città: da 80mila a 66mila mc al giorno, meno 17,5%. I dati, precisa Montagnoli, vanno letti con cautela. Il consumo si può essere ridotto anche perché alcune famiglie sono partite per le vacanze o per la chiusura delle scuole. Ma c’è comunque la sensazione che «gli appelli ad un uso consapevole abbiano funzionato».
Ordinanze
La situazione, nel Bresciano, è molto diversificata. Molte sorgenti nella fascia prealpina hanno ridotto drasticamente la portata. In altri territori la falda si è abbassata. In questi Comuni con «criticità puntuali» (Casto, Idro, Pertica Alta, Treviso Bresciano, Vallio Terme, Orzinuovi a cui si è aggiunta nelle ultime ore Roccafranca) A2A ha invitato i sindaci a fare ordinanze con divieti specifici: irrigare l’orto, lavare l’auto, riempire la piscina. A tutti gli altri il 24 giugno è comunque stata inviata una «raccomandazione»: i Comuni invitino i cittadini ad un «uso responsabile e consapevole» dell’acqua, eliminando gli utilizzi superflui.
C’è anche un decalogo: meglio la doccia del bagno, riparare i rubinetti che gocciolano, fare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico. Qualche sindaco, anche non in presenza di criticità puntuali, ha voluto fare comunque un’ordinanza con divieti e quindi sanzioni. L’importante, spiegano da A2A, è che passi il messaggio che l’acqua è un bene prezioso che non va sprecato, soprattutto ora.
E le fontanelle pubbliche sempre aperte? Quelle «a getto continuo» sono necessarie per controllare la qualità e la sicurezza dell’acqua distribuita all’utenza, con campionamenti periodici da parte di Ats, spiegano da A2A. Insomma, «per ora» non ci sono emergenze che facciano prevedereil pericolo di interruzione del servizio. «Ma siamo solo a inizio estate» avverte Montagnoli. Il quadro generale va monitorato con attenzione. Ad oggi le autobotti per alimentare i serbatoi stanno intervenendo a Treviso Brecsiano e ad Anfo, nella frazione di Liperone, per il venir meno della portata della sorgente («in prospettiva stiamo lavorando per collegarci all’acquedotto di Ponte Caffaro»).
Nella frazione di Noffo di Pertica Alta il problema è stato risolto collegando l’acquedotto di Odeno.
La fotografia della città è infine confortante. L’acquedotto di Brescia (che serve anche Botticino, Cellatica e Bovezzo) è alimentato dalle due sorgenti di Cogozzo e Mompiano e da 37 pozzi. «Non stiamo riscontrando criticità», spiega Montagnoli, con la solita specifica: «per ora». Dei 37 pozzi, solo 30 sono attivi, gli altri 7 potrebbero entrare in azione nel caso di necessità.
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