Shock energetico: per i bresciani oltre 3 miliardi di rincari
Un negozio di abbigliamento che consuma 5.700 kWh annui da gennaio 2021 a dicembre 2021 ha visto la bolletta lievitare da 143 a 203 euro. Un albergo tipo da 128mila kWh annui ha riscontrato un aumento del 131%. Un ristorante che consuma 60mila kWh annui è passato dallo sborsare 1.050 euro a 2.860 (+172%). Come si evince da questi esempi in regime di mercato di tutela graduale, che ci ha fornito Confesercenti, lo shock energetico globale si sta traducendo in uno shock per chiunque di questi tempi si trovi ad aprire (e pagare) una bolletta.
L’Alleanza delle Cooperative stima un rincaro da 80 miliardi di euro per imprese e famiglie italiane che nel Bresciano potrebbe tradursi in maggiori esborsi per oltre 3 miliardi. Una cifra da capogiro, che spaventa tutti: dalle grandi aziende al pensionato che fatica ad arrivare alla fine del mese e al ristoratore che si trova con il locale mezzo vuoto per via della pandemia e le spese che continuano a crescere.
Ma qual è la causa di tutto ciò? Gas alle stelle. «Sono aumentati i costi delle materie prime e in particolare del gas», ci spiega il bresciano Stefano Saglia, componente dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera). Il rincaro, per il gas, è stato del 500% (da 21 a 120 euro/MWh nei valori medi mensili da gennaio a dicembre). Una cosa del genere «non era mai accaduta - osserva -. Il Governo, subito dopo l’estate, ha cercato di correre ai ripari stanziando quasi 10 miliardi di euro per contenere l’aumento dei costi abbassando gli oneri di sistema delle bollette».
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A questo si è aggiunta una riduzione al 5% dell’Iva per le bollette del gas. Il risultato è che, come sottolinea la stessa Arera in una recente relazione, la spesa per elettricità e gas delle famiglie che percepiscono bonus sociali specifici risulterà «sostanzialmente invariata». Un’altra misura adottata, prosegue Saglia, «concerne la rateizzazione delle bollette per un periodo massimo di 10 mesi e senza interessi.
Ora l’intenzione è quella di estendere azioni simili anche alle imprese: la rateizzazione da un lato e il contenimento degli oneri di sistema dall’altro. Per le grandi industrie energivore, inoltre, il Governo ha già prorogato per altri 5 anni lo sconto "Interconnector" che si applica alle realtà che partecipano agli investimenti sulle reti elettriche. In più, in questo momento, la discussione gravita sulla possibilità di trasformare il rincaro in credito d’imposta».
Le cose potrebbero migliorare dal prossimo trimestre: «Da aprile in poi, per effetto della primavera e della contrazione dei consumi - sottolinea Saglia -, dovrebbe ridursi il costo del gas senza purtroppo tornare ancora ai valori dell’anno scorso. Su questo incidono questioni internazionali: dal caso della Russia a quanto accade in Ucraina fino alla ripresa della produzione in Cina».
La situazione, insomma, è critica. E, come evidenzia il presidente di Arera Stefano Besseghini, «assolutamente eccezionale. Anche Arera cerca di dare il proprio contributo sfruttando le limitate leve disponibili delle bollette e lo strumento dei bonus sociali elettricità e gas. Come già avvenuto nella fase del lockdown, sarà determinante l’azione responsabile dei consumatori. Il risparmio energetico è uno strumento cui guardare con attenzione, ma serve anche la solidarietà tra consumatori, che si esprime anche nella puntualità dei pagamenti per chi ne ha la possibilità».
Malgrado gli interventi, questo trimestre l’aumento per le famiglie sarà del +55% per l’elettricità e del +41,8% per il gas. Confcommercio stima nel 2022 un rincaro medio di 420 euro sulle due bollette di casa, traducibile, per le famiglie bresciane, in 170 milioni. Uno shock che non ci voleva in questo periodo già di grandi difficoltà.
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