Sesso con minori, il maestro di karate torna in aula come teste

Il maestro di karate Carmelo Cipriano è nell'elenco testi della parte civile nel procedimento contro Darix Argentini e Sandro Perini
Carmelo Cipriano - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il prossimo 9 aprile tornerà in aula. Sarà testimone in un processo parallelo a quello in cui lui stesso è stato condannato a nove anni e due mesi per violenza sessuale. Il maestro di karate Carmelo Cipriano è nell'elenco testi della parte civile nel procedimento contro Darix Argentini e Sandro Perini.

Il primo milanese e residente a Castiglione delle Stiviere, 53 anni, e il secondo di Bozzolo, in provincia di Mantova, 46 anni, in verità erano già stati processati. Con la sentenza il giudice di primo grado aveva cambiato il capo d'accusa da violenza sessuale a sesso con minore. E così per i due è tutto da rifare. Ieri in aula sul banco dei testimoni si è seduta Giada Fusaro, la grande accusatrice, l'allieva del maestro di karate, frequentatrice della palestra di Lonato del Garda che, assistita dall’avvocato Riccardo Caramello, ha raccontato di essere stata costretta ad avere rapporti oltre che con l’istruttore anche con i due imputati quando aveva tra i 14 e i 15 anni. Fatti che sarebbero accaduti all’interno della palestra, in uno stanzino dei massaggi, diventato uno spazio da incubo per la ragazzina di allora, adulta di oggi.

Ieri ha ricostruito quello che ha vissuto e che già era stato preso in esame nel corso del processo contro Carmelo Cipriano. «Non volevo avere rapporti con quelle persone, mi hanno obbligata e non riuscivo a sottrarmi» ha spiegato facendo capire che non si era trattato di atti consenzienti come riformulato dal giudice del primo processo. Non è escluso che l’accusa, dopo aver sentito la teste chiave, cambi nuovamente il quadro accusatorio. Tornando a contestare la violenza sessuale.

 

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