Senza barba e senza scuse: «Ho fatto io il documento falso»

Claudio Cominelli, arrestato dopo sette anni di latitanza, è stato processato per aver presentato un documento falso
Claudio Cominelli all'uscita dalla Questura - © www.giornaledibrescia.it
Claudio Cominelli all'uscita dalla Questura - © www.giornaledibrescia.it
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Senza barba e senza scuse. Così si è presentato in aula Claudio Cominelli, l’uomo arrestato giovedì dopo sette anni di latitanza e che deve scontare ancora 21 anni di carcere per l’omicidio del fratello Walter, buttato in forno della Valtemper  la notte tra il 16 e il 17 dicembre 1992.

Cominelli, scappato poco prima della condanna definitiva arrivata nel 2010,  è stato arrestato a casa della storica compagna che risiede in città. Agli agenti della Polizia al momento del blitz nell’appartamento fornisce un documento falso,  aspetto che fa scattare l’arresto immediato.

Per questo  Cominelli è dovuto comparire davanti ai giudici, processato per direttissima.

«L’ho fatta io quella carta di identità falsa» ha ammesso. Tornerà in aula il prossimo 30 ottobre. Ora è rinchiuso nel carcere di Canton Mombello.  

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