Segre: «Io, contro l’odio che ho conosciuto da ragazzina»

La Senatrice ha ricevuto in Loggia il premio della associazione Montessori «Donna straordinaria»
LILIANA SEGRE IN LOGGIA
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«La storia, per quanto si ripeta, in realtà non si ripete mai esattamente. Ogni situazione è diversa. I grandi silenzi, il grande disinteresse, la grande indifferenza, questo si ripete. Sono le persone e i fatti ad essere diversi».

La speciale empatia con cui la senatrice Liliana Segre riesce, delicatamente, a instaurare una relazione profonda con chi l’ascolta rende indimenticabili gli incontri a cui da anni, pazientemente, si sottopone. Da quando, divenuta nonna, ha cominciato la sua vita di testimonianza e ha trovato la forza di raccontare l’Olocausto che lei, ragazzina, ha vissuto come vittima perdendo famiglia, affetti, riferimenti. Restando una persona conviviale, desiderosa di godersi la sorpresa di ogni incontro scaturito dalla sua rinascita.

Così anche ieri nel salone Vanvitelliano, dove ha ricevuto il premio «Donne Straordinarie» dall’associazione Montessori alla presenza del sindaco Emilio Del Bono e dell’assessore alle Pari opportunità Roberta Morelli, e dove un applauso intenso ha accolto la senatrice a vita, a significare non solo la grande stima nei suoi confronti, ma anche l’apprezzamento per quanto continua a fare anche dai banchi di palazzo Madama.

«So cosa vuol dire essere respinti, deportati. Ho assaggiato il sapore amaro dell’indifferenza - ha ricordato -, ma l’amore grande di mio padre, legato a Brescia dove fece il servizio militare, mi ha accompagnata negli anni. È stata una completezza, una grande esperienza di vita e mi ha dato la forza di aprirmi dopo questo silenzio pesantissimo, consentendomi di diventare donna di pace, araldo della memoria».

Quello che conta è l’autenticità della testimonianza, la biografia di chi sopravvissuto combatte ogni giorno il male più grande: l’indifferenza dell’uomo che volta la faccia dall’altra parte. La senatrice Segre ha la forza di parlarne senza mai pronunciare le parole odio e vendetta. «Dentro di me non perdono e non dimentico, ma stendo sempre la mano verso gli altri contrastando anche in Senato i discorsi d’odio che danno vita, purtroppo ai fatti».

Forza femminile. «La presenza della Senatrice Liliana Segre a Brescia, Donna Straordinaria 2019, ci onora e ci riempie di gioia - ha dichiarato Rosa Giudetti, presidente dell’associazione Montessori, consegnando la targa -. È un grande privilegio poterla avere come ospite della rassegna a poche settimane dall’avvio delle celebrazioni bresciane per i 150 anni dalla nascita di Maria Montessori, donna che ha saputo rappresentare con grandissima dignità tutta la forza e la determinazione del mondo femminile. In un momento delicato come quello che stiamo vivendo occorre essere consapevoli che la presenza delle donne, in qualsiasi ambito, rappresenta sempre un contributo alla costruzione di una coscienza democratica, un esempio e una speranza.

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