Se la Dad diventa un rebus

Capita che si possa uscire di casa ma non... per andare a scuola. Il racconto di una mamma bresciana
Mamma in smart working, figlia in Dad: così in molte famiglie al tempo della pandemia - © www.giornaledibrescia.it
Mamma in smart working, figlia in Dad: così in molte famiglie al tempo della pandemia - © www.giornaledibrescia.it
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Se quarantene e durata della Dad fossero una disciplina scolastica, rischieremmo tutti la bocciatura. Perché, nelle scuole secondarie (di primo e secondo grado), dal terzo contagio si rischia di ritrovarsi in un ginepraio.

Com’è noto, in presenza di un caso di positività in classe si continua a fare lezione in presenza, seppur in auto-sorveglianza e indossando la mascherina Ffp2 per almeno dieci giorni. È dal secondo caso che scatta la Dad, ma attenzione: non per tutti. Dipende dalla situazione vaccinale degli alunni. Resta in classe (e in autosorveglianza) chi ha completato il ciclo vaccinale primario o chi sia guarito da meno di 120 giorni o, ancora, abbia ricevuto la terza dose di vaccino. Per gli altri cominciano quarantena e didattica a distanza. Ma è ancora niente. Tutto si complica al terzo contagio.

A questo punto, infatti, tutti gli alunni sono in Dad per dieci giorni ma i vaccinati da più di 120 sono in quarantena per dieci, gli altri in autosorveglianza per cinque. Domanda: quando si può tornare a scuola?

Le scuole sono bersagliate di telefonate e mail, le chat dei genitori si fanno roventi, tutti si trovano alle prese con una sorta di frustrante rompicapo. «I dieci giorni partono dal primo caso», dicono dalle segreterie. Va bene: la Dad durerà poco, pensano le famiglie, pur perplesse per quella che si può definire retroattività del provvedimento. E invece no, contrordine: le lezioni in presenza riprenderanno a dieci giorni dal terzo caso. Giusto, pensano le famiglie. Ma quando vengono invitate a consultare il documento ricevuto dopo il secondo caso dall’Ats al fine di calcolare la fine della quarantena o dell’autosorveglianza del proprio figlio, restano di stucco: perché, ovviamente, essendo già cominciate da qualche giorno, sarà prima (anche di molto, nel caso dell’autosorveglianza) di quella della Dad.

Come dire che i ragazzi potranno presto uscire di casa, ma non per andare a scuola. Peccato.

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