Sciopero trasporto pubblico: possibili disagi su treni, bus e metro

La sicurezza al centro della rivendicazione sindacale alla base della protesta in atto oggi, con differenti modalità
La metro di Brescia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
La metro di Brescia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Giornata complicata quella odierna per pendolari e utenti del trasporto pubblico, tanto locale quanto nazionale. Per manifestare la preoccupazione sul fronte della sicurezza del personale di bordo di treni, bus, metropolitane, infatti, sono preannunciati disagi e possibili salti di corse e coincidenze.

Nel Bresciano, in particolare, dopo Ferrovienord, a segnalare ai propri utenti l'eventualità di disservizi sono anche Brescia Mobilità - alla quale fa capo il trasporto pubblico locale su bus e metro del capoluogo, ma anche di Desenzano - e il gruppo Arriva, principale vettore delle corriere sul territorio provinciale. Differenti orari e modalità della protesta.

Ferrovienord, la società cui fa capo la rete infrastrutturale della linea Brescia-Iseo-Edolo, ha rappresentato possibili criticità fra le 9 e le 17.

Brescia Mobilità, invece, ha annunciato che la fascia oraria in cui potrebbero esserci problemi per l'utenza è quella compresa fra le 15 e le 23, con un margine di una ulteriore mezzora prima e dopo tale fascia.

Stesso orario anche per il gruppo Arriva con analoga possibile estensione delle criticità a inizio e fine servizio.

La sicurezza alla base della protesta

Le ragioni dello sciopero sono state illustrate unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa sulla protesta proclamata «per gravi eventi lesivi della sicurezza e dell'incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori che prestano ogni giorno sui treni un servizio alla collettività».

«A seguito della escalation di aggressioni registrate nel mese di agosto - denunciano le organizzazioni sindacali - non c'è stato da parte dei datori di lavoro, a partire dall'aumento delle risorse fino al supporto del personale di front line, nessun intervento. Non abbiamo registrato neanche una maggiore incisività da parte del legislatore rispetto alle proposte su daspo trasporti e revisione della normativa in essere, avanzate dalle parti sociali».

«La gravità e l'intollerabilità delle numerose e violente aggressioni - affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa - non consentono indugi e
necessitano urgentemente di un fermo e risolutivo intervento a tutela della sicurezza e dell'incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori delle ferrovie».

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