Sciopero di Ferrovienord, possibili ritardi per la linea Brescia-Iseo-Edolo

Venerdì 16 settembre si terrà uno sciopero del personale che potrebbe causare cancellazioni dei treni. La sicurezza alla base della protesta
Un treno lungo la Brescia-Iseo-Edolo - © www.giornaledibrescia.it
Un treno lungo la Brescia-Iseo-Edolo - © www.giornaledibrescia.it
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È atteso per domani venerdì 16 settembre uno sciopero del personale dell’infrastruttura Ferrovienord. Pertanto, il servizio ferroviario potrà subire cancellazioni e variazioni su alcune linee, tra le quali la Brescia-Iseo-Edolo.

Gli altri ritardi potrebbero verificarsi sui treni che raggiungono Milano Bovisa e Milano Cadorna (da e per Saronno (S3), Canzo/Asso, Novara Nord, Como Lago, Varese/Laveno, Mariano Comense (S2)).

Saranno coinvolti anche i servizi aeroportuali Malpensa Express su Milano Cadorna e Milano Centrale e S50 Malpensa Aeroporto-Bellinzona. Per garantire il collegamento con l’Aeroporto di Malpensa, saranno previsti autobus sostitutivi, senza fermate intermedie, per eventuali corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto T1 (da via Paleocapa, 1) e tra Busto FS e Malpensa Aeroporto T1.

Lo sciopero, fa sapere la società con un comunicato, potrà causare variazioni di circolazione sulle linee miste che transitano su entrambe le reti, Ferrovienord e RFI, cioè i collegamenti S1 Saronno-Milano Passante-Lodi, S4 Camnago-Milano Cadorna, S9 Saronno-Seregno-Albairate, S13 Milano Bovisa-Pavia.

I passeggeri sono invitati a tenere sotto controllo la app e il sito di Trenord, che fa sapere invece che non aderirà allo sciopero.

La sicurezza alla base della protesta

Le ragioni dello sciopero sono state illustrate unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa sulla protesta proclamata «per gravi eventi lesivi della sicurezza e dell'incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori che prestano ogni giorno sui treni un servizio alla collettività».

«A seguito della escalation di aggressioni registrate nel mese di agosto - denunciano le organizzazioni sindacali - non c'è stato da parte dei datori di lavoro, a partire dall'aumento delle risorse fino al supporto del personale di front line, nessun intervento. Non abbiamo registrato neanche una maggiore incisività da parte del legislatore rispetto alle proposte su daspo trasporti e revisione della normativa in essere, avanzate dalle parti sociali».

«La gravità e l'intollerabilità delle numerose e violente aggressioni - affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa - non consentono indugi e
necessitano urgentemente di un fermo e risolutivo intervento a tutela della sicurezza e dell'incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori delle ferrovie».
 

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