Scarseggiano antibiotici e farmaci antinfluenzali, per ora «nessun allarme»

Anche a causa del picco d'influenza, nelle farmacie manca soprattutto uno sciroppo per bambini. Al momento le alternative sono garantite
FARMACI, NON C'E' ALLARME
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Niente paura e «vietato» fare incetta perché «nessuno resta senza»; ma, pur in presenza di soluzioni alternative (e temporanee), il problema è innegabile: almeno un farmaco, uno sciroppo per bambini, non si trova. Ed è caccia preoccupata nelle farmacie, in questi giorni di influenza e forme virali che colpiscono soprattutto i più piccoli tra i cittadini di Brescia come del resto d’Italia.

Di carenza di farmaci si parla da tempo, l’ultima occasione è stata pochi giorni fa, con il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Brescia, Francesco Rastrelli. Ora, cominciato il picco influenzale, a fare il punto della situazione è Clara Mottinelli, presidente di Federfarma Brescia. Per spiegare le cause del fenomeno, riferire come lo si sta affrontando, smorzare allarmi che assicura essere eccessivi.

Le cause

I primi segnali si sono registrati l’estate scorsa, addirittura nel mese di luglio, quando ha preso a scarseggiare l’ibuprofene, «la molecola leader nella lotta al Covid», sottolinea la dottoressa Mottinelli, facendo quindi risalire la situazione attuale innanzitutto al massiccio impiego di questo antinfiammatorio per la cura della pandemia. Oggi, però, a fronte dell’esplosione dell’influenza, mancano anche antibiotici e fluidificanti. Ma non è tutto: tra le cause della carenza di farmaci c’è pure un problema relativo al confezionamento, ovvero alla filiera che passa da vetrerie e cartiere; per dire, c’è stato un momento in cui non c’erano boccette per gli sciroppi.

«Ora da questo punto di vista si sta ripartendo - dice la presidente di Federfarma - seppur con qualche difficoltà». Ancora: «Esiste un problema di esportazione - denuncia Mottinelli - nel senso che ad alcune aziende conviene vendere i loro farmaci all’estero, dove vengono pagati di più». Da qui l’appello al Governo affinché sia introdotta «una regola almeno sui farmaci prodotti in Italia».

Le azioni

Intanto, «ognuno deve fare la propria parte». Dal canto loro, i farmacisti bresciani possono contare su alcuni strumenti preziosi. Per cominciare, la Cooperativa esercenti di farmacia si preoccupa di distribuire le scorte nel modo più equo possibile. In secondo luogo, attraverso il servizio «Cerca un farmaco» di Federfarma, le farmacie sono in rete e collaborano tra loro in modo che se una resta senza un prodotto, un’altra possa metterlo a disposizione per rispondere alla richieste dei cittadini. Infine, ogni farmacia può produrre preparati galenici: «Alcune sono più organizzate e specializzate di altre a tal fine, ma anche in questo caso c’è la massima collaborazione», testimonia Mottinelli.

Conferma la dottoressa Elena Pelizzari, direttrice della Storica farmacia del Benaco a Salò, connessa alla Già Spedali Civili di via Einaudi a Brescia (quest’ultima dotata di un grande laboratorio), che ricorda tra l’altro come le farmacie siano in prima linea nella campagna vaccinale antinfluenzale: «Dal 15 dicembre - rammenta - è gratuita per tutti i cittadini maggiorenni, e c’è ancora tempo, considerato che il picco continuerà fino a dopo l’Epifania».

Oltre all’ibuprofene, Pelizzari rileva a sua volta la mancanza di certi antibiotici per bambini (che però «si trovano con diverse volumetrie») e prodotti per l’aerosol particolarmente utili per combattere un’influenza che attacca le prime vie aeree.

I cittadini e gli ospedali

Quanto ai cittadini, la presidente Mottinelli auspica che siano informati sui prodotti alternativi ai farmaci chiesti in prima battuta: «Anche questo rientra tra i nostri compiti». Le soluzioni, insomma, pur essendo temporanee ci sono: «Nessuno resta senza il prodotto di cui ha bisogno», garantisce Mottinelli, invitando quindi a non precipitarsi a farne scorta.

E la situazione è sotto controllo anche negli ospedali: al Civile e alla Poliambulanza, il cui direttore generale Alessandro Triboldi dichiara sì una posizione di «allerta a causa di un rallentamento nella fornitura di alcuni farmaci (gli stessi segnalati da cittadini e farmacisti, ndr), che però al momento non ha causato problemi».

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