Sanitari no vax, domani il ricorso al Tar di Brescia

È stato presentato da trecento operatori ed esercenti delle professioni sanitarie della Lombardia orientale
Il Tar di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Andrà in aula domani al Tar di Brescia il ricorso contro l’obbligo vaccinale per il mondo sanitario presentato da trecento operatori ed esercenti delle professioni sanitarie della Lombardia orientale (province di Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona). «Non è una battaglia no vax - sostengono i promotori - ma una battaglia democratica».

Il ricorso è stato presentato contro le Ats di Bergamo, Brescia, Val Padana e Montagna. I ricorrenti contestano l’illegittimità costituzionale del provvedimento. «L’Italia - si legge nelle 52 pagine del ricorso - è l’unico Paese dell’Ue a prevedere l’obbligatorietà per determinate categorie di soggetti della vaccinazione per la prevenzione del Covid 19». I ricorrenti, guidati dall’avvocato Daniele Granara contestano l’obbligo di un vaccino «di cui non è garantita nè la sicurezza nè l’efficacia» e rivendicano «la libertà di scelta della cura e la libertà della ricerca scientifica sancite dalla Costituzione.

Per l’avvocato «non sono ancora note le potenzialità dei vaccini sotto il profilo della loro capacità di impedire la trasmissione del virus e non sono note le conseguenze, a lungo termine, derivanti dalla somministrazione dei vaccini. Ciò nonostante il Governo ha imposto l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari e socio sanitari».

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