San Faustino, rivive la tradizione medievale dell'«Ab omni malo»

Un rito che risale a quando i Rettori del Comune chiedevano sostegno ai Patroni, offrendo l’olio necessario a un lume per tutto un anno
  • La richiesta di protezione «Ab omni malo» in San Faustino
    La richiesta di protezione «Ab omni malo» in San Faustino
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Si rinnova la tradizione medievale della richiesta di protezione «Ab omni malo» ai Santi Patroni nella Chiesa di San Faustino. Questa mattina, davanti alle spoglie dei due martiri bresciani Faustino e Giovita, il sindaco Emilio Del Bono ha letto il contenuto di una pergamena con cui ha fatto richiesta formale di protezione per la città e i suoi cittadini, dando così il via alle celebrazioni che ci accompagneranno fino al 15 febbraio.

Un rito che affonda le sue radici nel Medioevo, quando all’inizio di ogni anno i Rettori del Comune di Brescia si recavano nella stessa chiesa offrendo, in cambio della richiesta di sostegno e benevolenza, l’olio necessario per mantenere acceso tutto l’anno un lume davanti all’arca che conservava le reliquie dei Santi.

 

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