Regionali, Verdi-Sinistra italiana: «Sanità pubblica e ambiente le nostre priorità»

Fratoianni e Bonelli contro la «privatizzazione della salute fatta in Lombardia». No all’autonomia
Gli esponenti dell’alleanza Verdi-Sinistra italiana - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Gli esponenti dell’alleanza Verdi-Sinistra italiana - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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«Giustizia ambientale e giustizia sociale sono due battaglie che si tengono l’una con l’altra». Angelo Bonelli, segretario nazionale dei Verdi, e Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana, riassumono così il senso dell’alleanza fra i due partiti. La tutela dell’ambiente, l’equità, il diritto alla salute e al lavoro sono il filo conduttore della loro proposta politica, che sostiene la candidatura di Pierfrancesco Majorino a presidente della Regione. I due responsabili nazionali di Verdi e Sinistra (al loro fianco gli esponenti provinciali Salvatore Fierro e Luca Trentini) sono arrivati martedì a Brescia per presentare la lista dei dieci candidati consiglieri: Donatella Albini, Marco Apostoli, Carla Ferrari Aggradi, Giuseppe Almansi, Concetta Ponturo, Marco Meazzini, Chiara Rossini, Pasquale Moffa, Valeria Telò e Alessio Pesenti.

L’energia

«La Regione deve cambiare pagina», esordisce Angelo Bonelli. «La destra, negazionista sulla crisi climatica, parla a vanvera di politica energetica. Parla di nucleare di ultima generazione senza sapere che cosa sia. In compenso, vuole far pagare l’energia ancora di più. Proseguire con il fossile significa rapinare i portafogli di cittadini e imprese». Il leader dei Verdi attacca la Giunta Fontana sul consumo di suolo («La Lombardia è prima in Italia, serve una legge che metta fine a questo fenomeno»), sulla mobilità pubblica («Bisogna investire sul trasporto locale»). Soprattutto punta il dito contro la gestione della sanità: «La Lombardia è il peggiore esempio di sottrazione di risorse dal pubblico al privato». Va riaffermata la priorità del settore pubblico, sottolinea Bonelli. Per accorciare i tempi di attesa per visite ed esami, giudica, «la destra trasferisce risorse ai privati invece che investire sul pubblico».

I temi

Della stessa opinione è Nicola Fratoianni. «Nelle Regioni in cui governa la destra, sul cattivo esempio della Lombardia, la sanità è stata privatizzata». Sinistra e Verdi, dice, «non sono per lo statalismo, ma l’impresa privata per forza di cose trasforma la salute in offerta di cura e prestazione». Invece, sostiene il segretario di SI, sanità è «costruzione di salute, che significa anche medicina territoriale e preventiva». Di pari passo alla lotta contro l’inquinamento. «L’interesse generale deve essere la bussola di ogni politica», ribadiscono Bonelli e Fratoianni.

Vale anche per il trasporto pubblico locale, da incentivare: «Bene la proposta di Majorino del biglietto gratis per gli under 25, aiuta le famiglie e favorisce il diritto allo studio», afferma Fratoianni. Il quale invoca anche «una politica regionale dell’abitare, un impegno per la tutela del lavoro e l’occupazione».

  • La presentazione della lista Verdi-Sinistra italiana
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Unanime il giudizio dei due leader sull’autonomia differenziata: «Siamo contrari, perché spacca l’Italia ancora di più e aumenta le diseguaglianze». Sulla sanità insiste la capolista Donatella Albini (Sinistra). «La Regione ha dimostrato incompetenza e improvvisazione». La sua politica ha oscillato «tra la fuga dalle responsabilità e il dirigismo». I «dipartimenti per la prevenzione sono stati azzerati, i consultori depauperati». Bisogna «cancellare il principio di equivalenza fra le strutture pubbliche e quelle private». I candidati di Sinistra e Verdi, dice Albini, «sono pronti ad assumersi la responsabilità di dare risposte ai cittadini lombardi».

Marco Apostoli è il candidato di punta dei Verdi. «Bisogna fare molto di più per il problema ambientale nella nostra provincia», sostiene. «Vogliamo portare in Regione le criticità bresciane per intervenire». Apostoli dice no al piano cave («È abnorme») in attesa di approvazione da parte della Regione; chiede più investimenti nel trasporto pubblico per abbassare l’inquinamento dell’aria; attacca «l’agricoltura invasiva, responsabile delle emissioni»; sollecita più impegno per risolvere «i problemi del sistema idrico, deficitario sul piano della depurazione». Dopo 28 anni di governo del centrodestra, chiosano Bonelli e Fratoianni, la Regione «può finalmente cambiare con Pierfrancesco Majorino, coniugando giustizia ambientale e giustizia sociale». Avendo come priorità la salute di ambiente e cittadini.

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