Reddito di cittadinanza: 265 irregolari nel Bresciano in un anno

È uno dei dati nel bilancio dell’Arma dei carabinieri. L'attività operativa concentrata anche sul rispetto norme Covid e violenza di genere
  • Il bilancio dell'attività dell'Arma nel 2021 nel Bresciano
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  • Il colonnello Iemma
    Il bilancio dell'attività dell'Arma nel 2021 nel Bresciano
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Alta vigilanza per il rispetto delle norme Covid e massima attenzione ai luoghi di aggregazione giovanile dove si sono registrati casi di reati e condotte violente, ma anche attività specifiche per contrastare l’illecita percezione del reddito di cittadinanza e la violenza di genere.

Sono stati questi i punti principali trattati dal colonello Gabriele Iemma, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, nel corso del bilancio di fine anno dell’attività operativa illustrato in piazza Tebaldo Brusato.

Analizzando i dati il comandante ha ricordato come nel complesso i carabinieri abbiano perseguito circa l’87% di tutti i reati denunciati in provincia, mettendo a segno il 57% degli arresti e raccogliendo il 67% delle denunce a piede libero.

Tra i risultati conseguiti l’individuazione di 265 persone che percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza e l’invio ai centri antiviolenza di 131 persone che, pur non rappresentando situazioni che configuravano reati, avevano manifestato un profondo disagio.

Per l’anno che si apre si continua a perseguire l’obiettivo di accompagnare i bresciani in una nuova complicata fase di pandemia dando risposta alle istanze di sicurezza di ciascuno.

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