Quindicenne spinto e rapinato del telefonino in centro storico

Il ragazzino aggredito alle spalle da quattro persone sabato sera in corso Martiri della Libertà
Una pattuglia dei carabinieri in centro storico Foto © www.giornaledibrescia.it
Una pattuglia dei carabinieri in centro storico Foto © www.giornaledibrescia.it
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Torna la movida dei ragazzini in centro storico e tornano le rapine messe a segno da chi pensa di poterne approfittare per mettersi in tasca senza sforzo denaro oppure smartphone, smartspeaker o cuffiette da smerciare poi sul mercato nero. L’episodio più recente è quello, denunciato ai Carabinieri di piazza Tebaldo Brusato, accaduto sabato sera in corso Martiri della Libertà ai danni di un ragazzo classe 2005.

Secondo quanto lui stesso, accompagnato dal padre, ha messo nero su bianco in denuncia tutto sarebbe accaduto in una manciata di secondi mentre camminata solo per la strada. La rapina. Il ragazzo, che compirà 16 anni il prossimo mese di maggio, ha raccontato che ha sentito qualcuno alle spalle mentre camminava con in mano il suo smartphone, mancavano pochi minuti alle 21.30 di sabato. Si è accorto che si trattava di almeno quattro persone, ragazzi di colore. Quando ha provato ad allungare il passo il branco ha capito le sue intenzioni e senza mezzi termini è entrato in azione: uno lo ha bloccato mettendogli una mano sulla spalla mentre un altro ha afferrato il telefonino. Il 15enne ha provato a reagire, trattenendo lo smartphone ma con uno spintone il gruppo lo ha buttato a terra. A quel punto i bulli hanno avuto gioco facile nello strappare di mano al ragazzino quello che volevano. Un’azione fulminea prima della fuga tra le vie del centro.

Alla vittima non è rimasto altro da fare che contattare i genitori e farsi accompagnare in caserma.Tra lockdown, coprifuoco e zone rosse il numero degli episodi in centro storico negli ultimi mesi è drasticamente crollato ma il fenomeno, purtroppo, è sempre presente. Solo pochi giorni fa la Polizia ocale di Brescia ha eseguito una misura di collocamento in comunità per un 14enne che, a Mompiano, aveva rapinato dei coetanei e che aveva agito con la complicità di ragazzi e ragazze ancora più giovani e per questo non imputabili. Fascicolo aperto negli uffici di via Donegani anche per un altro caso che aveva fatto molto discutere la sera di Halloween. Tre giovanissimi, un 16enne dell’interland, un 14enne della Valtrompia e un 15enne della Bassa avevano raccontato che il più piccolo aveva subito un tentativo di rapina da parte di un gruppo di almeno una decina di ragazzi, probabilmente coetanei e che gli altri due avevano provato a difenderlo.

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