Quasi 100mila guanti in regalo alle case di riposo e alle carceri

Da aiutiAMObrescia sono in consegna nuovi doni che rispondono alle necessità del territorio
I referenti delle strutture destinatarie dei doni possono passare a ritirare i pacchi preparati dai volontari - Foto © www.giornaledibrescia.it
I referenti delle strutture destinatarie dei doni possono passare a ritirare i pacchi preparati dai volontari - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Le case di riposo chiamano: «Ci mancano i guanti, abbiamo difficoltà a reperirli». E aiutiAMObrescia, ancora una volta, risponde. Con pacchi pieni di doni. A prepararli, sabato nel magazzino rezzatese messo a disposizione da Agliardi Traslochi, sono stati i volontari coordinati da Giancalo Turati, ad di Fasternet, che da marzo mettono tempo ed energie a disposizione della maxi operazione promossa dal nostro giornale e dalla Fondazione Comunità Bresciana.

Il risultato? Quasi centomila guanti raggiungeranno le Rsa Casa di Dio, Casa Industria e Arici Sega. Insieme a ulteriori (utilissimi) doni come confezioni di gel igienizzante, mascherine chirurgiche e camici. I pacchi. Nel magazzino, diventato da subito quartier generale delle donazioni rese possibili con i proventi della raccolta fondi, i pacchi sono pronti. In questi giorni i referenti delle Rsa stanno passando a ritirarli. Nel dettaglio per la Rsa Casa di Dio ci sono 50mila guanti, dieci scatole di gel per le mani (ognuna contiene 24 confezioni) e 50 camici. Per Casa Industria ecco 200 scatole da 100 guanti l’una; cinque di gel igienizzante e 50 camici. Stessa cosa per la Rsa Arici Sega.

L’operazione di GdB e Fcb, anche in questo caso, ha pensato pure alle carceri. Sia per Canton Mombello sia per Verziano i volontari hanno preparato 10 confezioni di guanti (da 100 pezzi ciascuna), 5 scatole di gel per le mani, 50 camici e 1.600 mascherine chirurgiche. Generosità.

Con donazioni come queste prosegue la missione di aiutiAMObrescia a quasi un anno dal giorno (era il 9 marzo) in cui la raccolta fondi è stata lanciata per aiutare la sanità e il territorio a far fronte alla pandemia da coronavirus. Molti mesi sono trascorsi e tantissime cose sono state fatte. Si pensi all’apertura del centro Covid di via Morelli (dove vengono eseguiti i tamponi in auto), alla fornitura di migliaia e migliaia di mascherine, tute, guanti e camici alle realtà bresciane in difficoltà, ai nuovi posti letto in terapia intensiva, alla telemedicina o alle sofisticate apparecchiature donate anche di recente agli ospedali. Perché aiutiAMObrescia, grazie al generoso e continuo appoggio dei donatori (in primis di casa nella nostra provincia), non si è mai fermata un attimo. 

Negli ultimi tempi, ad esempio, sono stati deliberati acquisti per la Poliambulanza (un ecografo portatile per l’ambulatorio che segue chi ha avuto il Covid-19), per le cooperative La Rete e Margherita e per l’Asst del Garda. Quest’ultima, espresse le proprie necessità, riceverà un elettrocardiografo, due ecografi, tre macchine lavapadelle e un carrello per terapia. Poi c’è il capitolo guanti. Complice la «burrascosa» situazione dei noli marittimi, quelli ordinati in Oriente a fine 2020 non sono arrivati tutti. Quindi aiutiAMObrescia, visto l’accumularsi delle attese, in questi giorni ha disdetto l’ordine chiedendo la restituzione di quanto già versato e ha provveduto a ordinare altri 800mila guanti a un fornitore diverso e a un prezzo inferiore. La consegna avverrà entro marzo.

Le difficoltà, insomma, non mancano. Ma nemmeno le energie per affrontarle con il grande obiettivo di aiutare il più possibile la sanità e il territorio anche in questa fase.A tal proposito aiutiAMObrescia vuole dare il proprio contributo sul fronte delle vaccinazioni anti-Covid. Per questo è in corso un dialogo con Ats di Brescia e Ats della Montagna volto a far emergere necessità (in termini di organizzazione delle somministrazioni) e soluzioni. Del «tesoretto» donato da oltre 58mila «cuori d’oro» ci sono ancora circa 700mila euro da spendere. AiutiAMObrescia vuole investirli al meglio. Per essere, ancora una volta, a fianco dei bresciani.

 

 

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