Profughi ucraini, camper e tendone per l’assistenza sanitaria

Pratiche sanitarie e amministrative per chi arriva a Brescia davanti all’ingresso dell’oratorio della parrocchia in via Botticelli
ACCOGLIENZA IN ORATORIO
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Davanti all’ingresso dell’oratorio della parrocchia delle Sante Capitanio e Gerosa da stamattina è operativa una tensostruttura in cui tutti i profughi ucraini verranno sottoposti a tampone prima di recarsi agli sportelli della Questura (esattamente davanti alla chiesa) per le pratiche amministrative.

Nella struttura di accoglienza viene rilasciato il codice Stp (straniero temporaneamente presente) che dà diritto all’assistenza sanitaria e alla prescrizione di farmaci anche a carico del Servizio sanitario. I minori e le donne in stato di gravidanza vengono iscritte direttamente al Servizio sanitario. Dopo questo primo passaggio, attendono nel bar dell’oratorio (dove i volontari distribuiscono cibi e bevande calde) il loro turno per entrare in questura dove saranno accompagnati da volontari.

All’uscita, c'è un camper in cui personale dell’Asst e dell’Ats fornisce informazioni sanitarie riguardanti i tamponi, le vaccinazioni anti Covid, ma anche quelle obbligatorie per frequentare la scuola, con le indicazioni dei luoghi in cui recarsi ad effettuarle. Ci saranno informazioni scritte anche in ucraino, per facilitare la comunicazione.

I profughi ucraini non iscritti al Servizio sanitario e con patologie acute e/o croniche che hanno bisogno di assistenza sanitaria possono rivolgersi, direttamente e gratuitamente per essere visitati da un medico, al punto di primo soccorso sanitario in viale Duca degli Abruzzi 13 a Brescia, aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 16.30. Questo punto di primo soccorso è riservato ai profughi con bisogni esclusivamente di natura sanitaria.

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