Pm10 a Brescia, in 14 anni giorni di supero più che dimezzati

Ma il quadro della qualità dell'aria resta fosco e molto c'è ancora da fare, non solo sul fronte polveri sottili
Brescia nella morsa dello smog - © www.giornaledibrescia.it
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In 14 anni Brescia ha ridotto i giorni di supero di polveri sottili nell'aria passando da 146 del 2006 a 62 nel 2020. È uno dei dati che emergono dal raffronto compiuto da Arpa e presentato nell'ambito di una conferenza stampa sulla qualità dell'aria in Regione Lombardia, presieduta dall'assessore dall''assessore all'Ambiente e Clima della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo.

Un risultato significativo nell'anno del lockdown che di suo avrebbe poco inciso nel miglioramento, ma che racconta soprattutto come ci sia ancora molto da lavorare anche nella Leonessa. Dal quadro complessivo del trend registrato da Arpa, solo tre capoluoghi di provincia lombardi hanno rispettato la soglia massima di 35 giorni di superamento dei valori limite di Pm10 nell'aria (50 microgrammi per metro cubo d'aria). E Brescia non è tra quelli. Se Milano è stata «fuori legge» per ben 90 volte, l'eccesso si è verificato 78 volte a Cremona, 66 a Mantova e a Monza, 64 a Pavia, 59 a Lodi, 46 a Bergamo e a Como, 25 a Varese, 24 a Lecco e 7 a Sondrio. 

Analogamente al Pm10, anche per il Pm2.5 il dato 2020 conferma il trend in progressiva diminuzione nel corso degli anni, con dati in generale poco più elevati che nel 2019 ma, nella maggior parte delle stazioni, intorno o inferiori a quelli del 2018. Nel 2020 il valore limite annuale pari a 25 µg/m3 è stato rispettato in tutte le stazioni di monitoraggio del programma di valutazione regionale, con la sola eccezione di Cremona Fatebenefratelli, Soresina e Spinadesco dove la media annua è risultata pari rispettivamente a 26 µg/m3, 27 µg/m3 e 28 µg/m3. A Brescia in particolare il dato annuale si è attestato Brescia a 23 µg/m3.

A differenza degli altri inquinanti considerati, l'ozono non mostra un andamento evidente negli anni. Complessivamente, il 2020 ha fatto registrare una situazione migliore rispetto al 2019 in riferimento al numero di superamenti delle soglie di informazione e di allarme. Si sono registrati tuttavia, come anche negli anni precedenti, diffusi superamenti sia del valore limite. Nel 2020 si sono registrati, nella stazione peggiore, 116 giorni di superamento dell'obiettivo per la protezione della salute nella provincia di Lecco, 92 in provincia di Como, 86 in provincia di Lodi, 85 in provincia di Milano e Varese, 84 in provincia di Bergamo, 82 in provincia di Brescia, 74 in provincia di Monza e Brianza, 73 in provincia di Mantova, 67 in provincia di Cremona, 55 in provincia di Pavia e 30 in provincia di Sondrio a fronte di un valore obiettivo di non piu' di 25 giorni oltre la soglia (da valutarsi come media su tre anni).

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