Per il cantastorie «Matita» spunta una targa al parco

Gli amici di Rezzato hanno voluto ricordare così Renato Ciuffardi, mancato a luglio a 64 anni
Renato Ciuffardi, detto Matita, è mancato a luglio - © www.giornaledibrescia.it
Renato Ciuffardi, detto Matita, è mancato a luglio - © www.giornaledibrescia.it
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La targa in memoria di Renato Ciuffardi, meglio conosciuto come «Matita», mancato a luglio all’età di 64 anni, è comparsa da poco su una panchina del parco della Repubblica, a Virle Treponti, dove abitava da sempre. Sulla targa il testo recita: «Seduto qui hai regalato a molti le tue storie, la tua musica il tuo sorriso».

Nulla di più vero perché proprio su quella panchina lui si fermava molte volte imbracciando la sua amata chitarra (aveva un notevole talento musicale) per intrattenere e suonare con gli amici, o semplicemente per regalare ai passanti improvvisati concertini. A posizionare la targa sono state proprio quelle persone amiche che lo hanno conosciuto ed apprezzato in vita, alle quali ora manca la sua presenza discreta, il suo sorriso buono, le sue idee un po’ bizzarre, perché fuori dagli schemi, che rispecchiavano il suo modo di vivere la vita in libertà senza troppi lacci ma sempre nel rispetto assoluto degli altri.

Renato era benvoluto da tutti, con la sua figura riconoscibile anche da lontano perché altissimo e magro - da qui il soprannome matita, che ha finito di oscurare il suo vero nome che parecchi neppure conoscevano. Il passo dinoccolato, quasi sempre con la sua chitarra al collo, o con qualche pezzetto di archeologia nelle tasche, altra sua grande passione. Era diventato il cantastorie del paese, che si metteva a disposizione per intrattenere bambini e adulti in molte manifestazioni, che lo vedevano protagonista con le sue storie dal sapore antico e affascinante. Come archeologo, ha operato per l’associazione Naturalmente o per chi voleva semplicemente conoscere la preistoria del paese.

Così gli affezionati amici che hanno voluto ricordarlo con la targa, uniti sicuramente a molti altri, hanno pensato anche a un piccolo concerto in suo onore che si terrà giovedì 19 alle 20,30, proprio nei pressi di quella panchina al parco della Repubblica. E chissà che fra le tante note non si sentano ancora le sue, questa volta come menestrello dal cielo.

 

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