Patronato e Caf Acli in crescita: da gennaio già 300mila contatti

A dirlo sono i numeri diffusi dall’associazione di promozione sociale di via Corsica al termine del primo semestre di lavoro
L’incontro con il presidente provinciale Pierangelo Milesi - © www.giornaledibrescia.it
L’incontro con il presidente provinciale Pierangelo Milesi - © www.giornaledibrescia.it
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Cresce la complessità della vita e cresce la richiesta dei cittadini di affiancamento fiscale e tutela, con le Acli bresciane che continuano a giocare un ruolo strategico nella partita. A dirlo sono i numeri diffusi dall’associazione di promozione sociale di via Corsica al termine del primo semestre di lavoro: anche quest’anno, infatti, tanto il Caf quanto il Patronato mantengono il trend positivo del 2022, con oltre 300mila contatti registrati a fine giugno ed una tendenza alla crescita confermata nei servizi.

I dati

«Le persone si trovano sempre più sole a gestire un mondo sempre più complesso, e il nostro ruolo è quello di affiancarli e scattare una sorta di fotografia della loro situazione, economica ma anche sociale e relazionale», spiega il presidente provinciale Pierangelo Milesi che prosegue: «Registriamo ancora parecchie fratture, ma notiamo che le persone si stanno sempre più attrezzando per approfittare delle opportunità di sostegno. Certo - affonda - se fossero interventi più strutturali, ne gioverebbero tutti».

Dati alla mano, i direttori di Caf e Patronato, Michele Dell’Aglio e Fabio Raggi, snocciolano i numeri dell’impegno sul territorio, complice anche l’apertura del nuovo presidio Acli Europa di via Branze. Se nei primi mesi dell’anno il Caf si è dedicato soprattutto alle pratiche Isee (37mila contro le 34.710 dello stesso periodo 2022) i successivi hanno visto l’ente concentrato soprattutto sui 730, con 57mila pratiche evase (erano 55mila nel 2022), un credito di imposta sul 2022 di circa 37 milioni di euro (730 euro in media a testa) ed un reddito medio annuo mediamente in crescita del 9%.

Servizi erogati dal Patronato

Nella prima parte del 2023, rispetto allo stesso periodo 2022, le domande di Naspi sono state circa 2.000 (stabili), 1.080 quelle di maternità (20 in più) e 900 quelle del Reddito di cittadinanza, in netto calo sulle 1.600 del 2022 per effetto del secondo rinnovo del maggio 2022. Ancora, le dimissioni sono state 3.000 (stabili) e le domande d’invalidità 5.400 (erano 4.800), mentre le domande di pensione sono passate da 2.720 a 2.780. Un contributo importante è arrivato dal nuovo presidio di via Branze, dove sono stati fissati oltre 2.000 appuntamenti per lo svolgimento di circa 1.500 pratiche fiscali (di cui una su tre di un nuovo cliente) e sono stati realizzati 450 interventi per servizi di sostegno al reddito.

Intanto, le Acli si stanno attrezzando per far fronte al lavoro del prossimo anno con un «Job tour», evento itinerante pensato per cercare personale (il 14 settembre sarà a Brescia; il 15 a Darfo; il 21 a Rovato; il 22 a Salò e Desenzano e il 28 a Leno) per affiancare i 160 dipendenti in organico. «Questi numeri - spiega il presidente del Patronato Giuseppe Foresti - danno il polso di cosa voglia dire prestare attenzione non solo all’utenza ma anche alle nostre risorse, alle loro esigenze e alla loro formazione fiscale e di compilazione delle pratiche».

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