Paparazzo boccia la Loggia sull’ambiente e corre con Fratelli d'Italia

Lo dice subito: «Sono arciconvinta della mia decisione ed è una questione di coerenza». La voce è quella della consigliera Angelamaria Paparazzo, ambientalista da sempre e tra le prime in campo a battagliare per la realizzazione del Parco delle Cave in città. Ma, soprattutto, Paparazzo è stata seduta per cinque anni tra i banchi della maggioranza: candidata da indipendente nella lista del Pd nel 2018, ha manifestato la sua delusione in Aula un provvedimento alla volta, fino a decidere di ufficializzarlo sedendo nel Gruppo Misto. E oggi si candida - sempre da indipendente - nella lista di Fratelli d’Italia.
Una scelta - spiega Paparazzo - che nasce dai contenuti (e in questo si declina la sua definizione di «coerenza») e sulla scia degli obiettivi e dei principi «traditi» dal centrosinistra sul fronte ambientale. La bocciatura della maggioranza è perentoria: «Le politiche per l’ambiente della Giunta uscente sono state insufficienti. Da Del Bono mi aspettavo di più. L’ambiente non può essere utile solo per le campagne elettorali. Da tempo ho maturato una distanza dall’attuale maggioranza e se per senso di responsabilità verso il mandato dei cittadini sono rimasta al mio posto, ora per il futuro guardo a destra. Credo sia arrivato il tempo di abbandonare gli schemi ideologici e di adottare una nuova consapevolezza ambientalista svincolata dal dogma che essere ambientalisti voglia dire essere di sinistra».
Annunciando la sua candidatura in Fdi alla presenza del coordinatore Diego Zarneri e dei consiglieri Mattia Margaroli e Gianpaolo Natali (che, ironizzando, affonda: «Il castello di Laura Castelletti sta perdendo i pezzi»), Paparazzo ribadisce: «Voglio davvero fare qualcosa per il futuro della mia città e metto la mia esperienza al servizio di chi ha davvero voglia di cambiarla. Basta ecologismo di bandiera, ma politiche ambientali serie che guardino con senso di responsabilità verso le generazioni future. Mi rivolgo agli elettori che non vanno a votare ma che sceglierebbero una forza ambientalista ma non di sinistra. A loro dico che fino a quando continueremo a considerare le tematiche ambientaliste di appartenenza di una sola forza politica questi temi non troveranno una soluzione. Con Fabio Rolfi sindaco per conservare l’ambiente e difendere Brescia».
A prendere le distanze dalla decisione della consigliera è Brescia Green, che annuncia ufficialmente la sua discesa in campo con la quarta lista civica al fianco di Castelletti: «La scelta di Paparazzo non ha nulla a che fare con il lavoro svolto da Brescia Green fin dalla sua costituzione. Con sconforto - si legge nella nota - il direttivo prende atto di tale scelta dissociandosi da queste dinamiche politiciste, individualiste, che scoraggiano relazioni politiche virtuose, che alimentano la disaffezione al voto e riducono il valore della partecipazione dal basso».
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