Loggia 2023: la lista civica di Rolfi tra big e generazione Z
C’è una ragione se Fabio Rolfi, per mesi, ha preferito incontrare a quattrocchi i cittadini, senza scudieri o emissari di partito al seguito. È una ragione che ha molto a che fare con due temi in grado di lasciare un’impronta definita sulla visione di città futura: il cambio della classe dirigente, anche in chiave generazionale (non delle competenze, sia chiaro, ma di quel retaggio del «si è sempre fatto così» che spesso sfarina i progetti) e lo stile civico che il candidato sindaco non vuole professare in modo abborracciato, ma tradurre nel «centrodestra urbano».
È un patto chiaro che la nuova generazione deve stringere con la vecchia, dettando le condizioni. Non si trattano le regole, nei cambi d’epoca: si dettano. Non voleva insomma la risacca, Rolfi. Che ieri ha presentato quella che (forse più di tutte) è «la sua lista»: la civica Fabio Rolfi sindaco, un team eterogeneo per età e competenza, ma unito dalla voglia di mettersi in gioco col sorriso.
Valori
Nella casa elettorale di corso Magenta, oltre alla mascotte Vittoria - il coniglio sempre presente -, ieri c’era anche la mascotte di lista: Tristan, il cane che sfilava con i colori (anche questi spogliati dalle tinte delle bandiere di partito) scelti per la campagna elettorale: arancione e pervinca.
Parla di lista «autenticamente civica» il candidato, di «persone al centro» e l’obiettivo arriva schietto nel mezzo del discorso di presentazione dei candidati: «La più autentica risposta all’astensionismo è coinvolgere le persone. Ho chiesto di condividere con me un progetto di governo della città e, soprattutto, una carta dei valori: senza quelli non c’è una squadra» spiega Rolfi. Il centro del suo lavoro politico da candidato sta qui: non intende erodere l’elettorato altrui, con il classico tiro alla fune. È partito dagli assenti nelle cabine elettorali, quella base che - di fatto - ha accantonato (e quindi bocciato) i partiti, incluso il suo. Loro, i delusi con le braccia conserte per protesta, dai quartieri gli hanno risposto in modo altrettanto franco: erano i conducenti che sbandavano e rendevano la marcia faticosa: sempre meno chiara la rotta, sempre più riluttanti a salire a bordo i passeggeri. Eccolo, il primo banco di prova: «Siamo pronti: si parte dall’umiltà di ascoltare e dall’impegno di parlare con le persone».
Al primo banco di prova del centrodestra urbano «hanno risposto in molti»: alcuni sono in lista, altri hanno firmato per metterla in corsa in vista del voto del 14 e 15 maggio. Tanto che nell’arco di un’ora le firme raccolte sono state 120 (e c’era chi, in una parentesi goliardica, intonava «andiamo a 100 all’ora»). Proprio per la «grande voglia di partecipare» c’è l’ipotesi di una quarta civica per Rolfi: nei corridoi si vocifera di un’intesa con «La Maddalena» guidata dal candidato sindaco Alessandro Maccabelli, ma per ora è solo un rumor sfocato, in sottofondo.
Squadra
Il discorso più politico lo pronuncia la coordinatrice del progetto, Viviana Beccalossi: «Questa lista era per metà compilata mesi fa, l’altra metà è stata completata durante gli incontri nei quartieri» conferma. Specificando: «Qui non c’è nessuno che ha beneficiato di contributi o aiuti da parte del Comune e nessuno ha chiesto qualcosa in cambio: né nomine, né poltrone, né incarichi». E, ancora: «Dalle ultime elezioni è emersa la vittoria del centrodestra, ma anche che ci sono tanti cittadini che non hanno trovato una proposta politica adeguata. Noi vogliamo dare questa risposta».
La frecciata agli avversari arriva sfumata dall’appello agli elettori: «In questa lista ci sono persone che quando Laura Castelletti è entrata in Loggia, nel lontano 1991 e senza mai fare gli scatoloni verso altri lidi, non erano ancora nati. Chiediamo ai bresciani un po’ di alternanza: metteteci alla prova con Fabio Rolfi».
Tutti i nomi
E il «palco» è dei candidati: la capolista è Lilli Franceschetti, quindi Massimiliano Battagliola, Daniela Scotti, Giovanni Viviani, Simonetta Conter, Giovanni Aliprandi, Graziella Renica, Francesco Zanframundo, Stefania Zanetti, Marco Belardi, Silvia Parmeggiani, Giacomo Gigliotti, Paraschiva Burbulea (Cristina), Sergio Masini, Sana El Bahraoui, Teodoro Lechi, Fiorella Luzzi, Mauro Bianchetti, Isabella Colciaghi, Federico Sai, Sara Squassina, Pierluigi Russo, Silvia Odelli, Luigi Medani, Paolo D’eramo, Balwinder Singh, Abramo Abrami, Munaf Abdul, Giuseppe Schivardi, Pierfrancesco Rotondo, Andrea Cella, Antonio Lauria.
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