Over 80, in città si accelera: adesso è vaccinato uno su due

«Dire che la curva sta calando è prematuro, ma i dati seppur parziali ci dicono che ci stiamo avvicinando al plateau». La consigliera comunale con delega alla Sanità Donatella Albini non eccede, ma commenta e interpreta con parole nette gli ultimi dati sulla diffusione del virus in città. E i numeri sono chiari: a calare sono soprattutto i positivi in isolamento obbligatorio, ma un lieve decremento si registra anche tra i bresciani in isolamento fiduciario.
Mentre il totale dei positivi in città sembrano registrare una stabilizzazione, con un aumento di 68 nuovi casi nella giornata del 25 marzo rispetto al giorno precedente. Un incremento ben lontano da quello di poche settimane fa, quando in un solo giorno il balzo era di alcune centinaia.
Ma come sta evolvendo la pandemia tra le strade e le case della città? Il virus muta le condizioni della diffusione, ma di poco e meno di prima. L’età media dei positivi continua a scendere, ma in maniera residuale e resta pressoché stabile sui 49 anni. Ma è sulla lunga distanza che si nota in maniera più nitida la virulenza del covid: nel corso del 2020 l’età media dei colpiti si attestava infatti sui 51 anni e mezzo. Va invece interpretata diversamente la media anagrafica dei bresciani in isolamento: quelli che hanno l’obbligo di restare a casa hanno ora circa 45 anni (tornando a risalire per la prima volta da dicembre) mentre continua a calare l’età dei bresciani in isolamento fiduciario, che hanno in media 32 anni.
Novità significative arrivano però dal fronte delle vaccinazioni degli over 80. Secondo i dati diffusi dall’ufficio Statistica della Loggia, infatti, quasi la metà degli aventi diritto è stata vaccinata, con un incremento importante nell’ultima settimana.
Dopo giorni di difficoltà, ritardi e polemiche pare così di assistere finalmente a numeri considerevoli. Al 23 marzo, risulta immunizzato il 48,6% degli ultraottantenni residenti in città che si erano prenotati sul sistema (pari a 8.507 persone). Di questi, 1.523 hanno ricevuto anche la seconda dose e hanno dunque già completato il percorso vaccinale. All’appello mancano ancora 8.993 anziani già prenotati e ancora in attesa. Poco più della metà di tutti i bresciani over 80 che hanno aderito alla campagna vaccinale. E poi c’è il buco nero di chi alla grande mobilitazione non ha ancora aderito. Alcuni hanno paura, altri hanno bisogno di informazioni, altri ancora non hanno gli strumenti per poter effettuare la prenotazione. In città sono ancora 3380, ma a inizio marzo erano quasi 5mila e nell’ultimo mese grazie a un lavoro capillare porta a porta dei Consigli di quartiere sono stati intercettati 1400 anziani.«Continuo a ripetere che dobbiamo stare due passi avanti al virus e non due indietro», ripete ormai da settimane Donatella Albini, che rileva anche una certa diffidenza dei bresciani nei confronti del vaccino AstraZeneca: «Riceviamo diverse segnalazioni di persone che quando firmano il consenso informato prima della vaccinazione leggono che la copertura di AstraZeneca non supera il 59%, ma pochi giorni fa l’agenzia del farmaco statunitense ha confermato l’elevata efficacia del vaccino, che si attesta al 79%, anche negli over 65».
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