Over 65, già 217mila prenotati in Lombardia: vaccinazioni al via

Sono stati 217.367 i lombardi di età compresa tra i 65 e i 69 anni che ieri hanno prenotato sul portale regionale gestito da Poste Italiane l’appuntamento per la somministrazione della prima dose di vaccino contro il Covid, ovvero quasi uno su cinque degli aventi diritto (circa un milione 200mila). E per qualcuno di loro la chiamata arriverà a brevissimo, addirittura già entro la settimana, in anticipo anche sugli over 70 che hanno potuto prenotarsi a partire dall’8 aprile scorso.
«È una questione di "slot", ovvero di spazi disponibili che si aprono, centro vaccinale per centro vaccinale, a seconda della disponibilità di dosi vaccinali e di personale - fanno sapere da Regione Lombardia -. Attualmente il piano è calibrato su 50mila vaccinazioni circa al giorno, che dovrebbero salire a 65mila, con l’obiettivo di 100mila somministrazioni quotidiane su tutto il territorio regionale». Dosi in arrivo. Ieri sono arrivate in Italia 430mila nuove dosi di AstraZeneca, che da oggi saranno distribuite da Poste sul territorio nazionale, dopo che sabato erano arrivate, sempre all’hub nazionale di Pratica di Mare, 400mila dosi di Moderna già distribuite. Quanto alle vaccinazioni, i dati disponibili ieri sera (aggiornati a domenica) parlavano di 2.401.524 dosi somministrate complessivamente in Regione Lombardia, con 1.657.861 cittadini che hanno ricevuto la prima dose, e 743.663 immunizzati anche col richiamo. Sempre su base regionale, sabato 17 aprile sono state somministrate 45.560 dosi (35.645 prime dosi e 9.915 richiami) delle quali circa la metà AstraZeneca, mentre per la provincia di Brescia, sempre in riferimento alla giornata di sabato 17 aprile, i numeri dicono 6.300 vaccinazioni circa, di cui circa 4790 prime dosi e circa 1510 seconde dosi. Per la giornata di ieri sono disponibili i dati forniti da Asst Brescia, con 10.512 dosi somministrate per la campagna di massa (8.420 alla Fiera di Brescia e 2.092 a Sarezzo).
Obiettivi. Intanto, proprio per l’immunizzazione di massa si sono riorganizzati i centri vaccinali, con la progressiva dismissione degli hub minori e la concentrazione degli appuntamenti nei nove centri distribuiti sul territorio, come da mappa in questa stessa pagina. Proprio all’hub di Leno, ieri l’assessore Pietro Foroni ha fatto brevemente il punto sulla campagna in Lombardia: «Ci hanno accusato di essere partiti in sordina - ha detto l’assessore -. In verità noi abbiamo somministrato il numero di vaccini che lo Stato ci aveva chiesto di somministrare. Non nego che, all’inizio, qualche difficoltà ci sia stata, ma credo sia più che comprensibile: teniamo presente che, in una campagna vaccinale come quella in corso, con una mobilitazione che non s’era mai vista prima d’ora, i problemi (anche organizzativi) che si vengono inevitabilmente a creare non crescono in misura proporzionale al numero delle persone da vaccinare, ma in modo quasi esponenziale. Anche se alcuni tra quelli che ci hanno criticato se lo sono scordato, credo valga la pena di sottolineare che la Lombardia ha oltre 10 milioni di abitanti. Un numero neanche lontanamente paragonabile a quello di altre regioni».
Comunque, ha chiuso l’assessore, «ora sta andando tutto bene, con numeri delle somministrazioni in continua crescita. Entro un paio di settimane, se non mancheranno i vaccini, contiamo di lavorare a regime, somministrando 140mila dosi al giorno».
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