Ospedali bresciani pronti ad aumentare i posti letto Covid

Si va verso il livello 2 di emergenza sanitaria e da Regione Lombardia arrivano nuove indicazioni per i ricoveri in area medica
Ospedale Civile - Foto © www.giornaledibrescia.it
Ospedale Civile - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Non corre, ma nemmeno rallenta. La pandemia cammina a passo spedito anche in questo lungo autunno e, con l’aumento dei ricoveri, costringe gli ospedali ad organizzarsi per affrontare la quarta ondata. Così, a tre settimane dalle prime indicazioni della Regione sul numero dei posti letto di area medica da dedicare in ogni struttura ai malati di Covid-19, da Milano ne arrivano altre con la previsione del fabbisogno di posti in area medica quando scatteranno i livelli 2 e 3 della crisi sanitaria. Una indicazione «prudenziale» che, tuttavia, tiene conto realisticamente dell’andamento epidemiologico della diffusione del virus e delle conseguenti esigenze di ricovero.

Livelli per i quali sono state allertate anche le strutture private accreditate che non erano state coinvolte nella prima fase. In realtà, ad oggi non sono ancora stati attivati nemmeno tutti i letti della fase uno: ne erano previsti 140 per la rete ospedaliera bresciana (di cui sedici di semintensiva al Civile). Quelli ad oggi occupati da pazienti Covid sono complessivamente 107, anche se i numeri sono strettamente collegati all’aumento dei contagi, come è ovvio, ed ogni giorno subiscono un ritocco al rialzo. Tant’è che la stessa Regione sollecita gli ospedali spoke, ovvero i presidi ospedalieri territoriali, (per la nostra provincia ci sono le Asst Garda, Valcamonica e Franciacorta) ad attivare «celermente» tutti i posti del primo livello di allerta, assegnati lo scorso 18 novembre. In totale sono sessanta, equamente distribuiti.

Come sono messi i reparti a Brescia

I Centri di riferimento hub, ovvero l’azienda sociosanitaria territoriale Spedali Civili di Brescia, si assestano gradualmente al livello 2 (da 80 a 92 posti in area medica) garantendo, in base alle esigenze, posti letto di alta intensità con assistenza respiratoria. Una disponibilità di cui, grazie all’alta tecnologia che la caratterizza, è doatata Scala 4.0 dell’Ospedale Civile, espressamente ristrutturata per la pandemia. Nessuna allerta, al momento, per posti in terapia intensiva: all’Ospedale Civile ne sono attivi otto - tutti occupati, ma con la possibilità di aumentarli fino a dodici. E, ad oggi, rappresentano il totale dei letti per le forme più gravi di Covid, affiancati anche da sedici in semintensiva, sempre al Civile che si conferma ospedale «hub», ovvero centro di riferimento per la Lombardia orientale per le situazioni più critiche legate all’infezione da SarsCov2.

Cosa cambia con il secondo livello

La nostra attenzione è focalizzata sul quadro bresciano anche se il modello organizzativo, lo ricordiamo, è regionale. Questo significa che la percentuale di occupazione dei posti, anche ai fini del cambio di colore della Regione, viene calcolata sulla base dei ricoveri nei letti espressamente attivati per Covid-19. Per il secondo livello di allerta, la rete ospedaliera bresciana - comprese le strutture private accreditate - deve riservare ai pazienti Covid 222 letti in area non critica (82 in più rispetto alla prima fase), ovvero letti afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia così come specificato da Agenas, Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali.

Nello specifico, trenta posti ciascuna devono riservarle le tre Asst territoriali (Garda, Franciacorta e Valcamonica) e 92 l’Ospedale Civile. Alle strutture private accreditate è richiesta una disponibilità di quaranta posti letto (venti ciascuna a Poliambulanza e Istituto ospedalieri bresciani del Gruppo San Donato). La loro operatività sarà comunicata all’Agenzia regionale emergenza ed urgenza dall’Unità regionale polo ospedaliero che coordina i ricoveri Covid in tutta la Regione.

Se si passa al livello 3

Infine, per essere previdenti, è già stato prospettato il livello di allerta 3 che, ovviamente, pur essendo possibile, nessuno si augura di attivare. In quel caso, il Civile dovrà impegnarsi con 120 posti Covid, le tre Asst bresciane con altri 120 e le due realtà private accreditate con ulteriori 80. L’assestamento di un Centro al livello 3 sarà concordato con la Regione e attivato in base alle criticità locali.

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