Omicidio Sana Cheema: in aula il video con la confessione (poi ritrattata) del fratello

Il video è stato mostrato in aula davanti alla Corte d’Assise di Brescia. «L’ho strangolata» dice l’uomo
Il processo per l'omicidio di Sana Cheema - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il processo per l'omicidio di Sana Cheema - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Un video con la confessione del fratello di Sana Cheema girato nei giorni di aprile di cinque anni fa. «Abbiamo avuto un litigio. Abbiamo litigato, lei ha iniziato ad insultarmi con parolacce e io l’ho uccisa. L’ho strangolata» dice l’uomo ripreso dalle telecamere di un canale tv del Pakistan. 

Il video è stato mostrato in aula davanti alla Corte d’Assise di Brescia durante il processo per la morte di Sana Cheema, la ventiquattrenne cittadina italiana uccisa secondo le autorità italiane in Pakistan nell’aprile del 2018 dal padre e dal fratello per aver detto no al matrimonio combinato. 

Il padre e il fratello della 24enne sono stati assolti in Pakistan per insufficienza di prove e in Italia non si sono mai presentati. La confessione tv venne poi ritrattata dal fratello di Sana Cheema.

«La famiglia di Sana diceva che era stata morte naturale. Dall’autopsia abbiamo capito che la morte era dovuta a strangolamento. Abbiamo interrogato il padre e il fratello ed entrambi hanno ammesso l’omicidio» racconta nel video il poliziotto che ha condotto le indagini. «La famiglia non ha mai collaborato». Per il medico legale italiano che ha visto gli atti pakistani: «La causa di morte di Sana Cheema è dovuta ad asfissia meccanica violenta mediante strangolamento».

Al termine dell’udienza la Corte ha deciso che a marzo - solo i giudici togati ai quali si aggiungeranno i pm - andrà in Pakistan per sentire una serie di testimoni.

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