Neonato morto al Civile: la Procura di Brescia apre un'inchiesta

L’autopsia del bimbo nato prematuro prevista per oggi è stata rinviata a domani. Il Civile esclude legami sui tre decessi in una settimana
Ieri mattina i carabinieri hanno acquisito documentazione al Civile - Foto © www.giornaledibrescia.it
Ieri mattina i carabinieri hanno acquisito documentazione al Civile - Foto © www.giornaledibrescia.it
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È stata rinviata di un giorno l’autopsia sul corpo del piccolo Marco, il neonato morto per un’infezione contratta durante il ricovero nel reparto di terapia intensiva neonatale del Civile di Brescia.

L’esame era stato disposto dall’ospedale, ma ora sulla vicenda, dopo il Ministero della Salute e Regione Lombardia, vuole vederci chiaro anche la Procura che ha aperto un’inchiesta senza indagati per omicidio colposo. Il pubblico ministero Corinna Carrara, titolare del fascicolo, dovrebbe disporre l’autopsia per domani. In mattinata ha ricevuto l’intera cartella clinica del piccolo paziente. Ieri in reparto sono arrivati i carabinieri per acquisire i documenti. 

Tre le inchieste, dunque, aperte per fare piena luce sulla morte del piccolo Marco, il bambino venuto alla luce prematuramente alla trentesima settimana e stroncato da un’infezione contratta nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Civile.

«Non puntiamo il dito contro nessuno, ma chiediamo di sapere», ripete Denise Malvicini, la madre del bambino deceduto sabato pomeriggio. L'ospedale, d'altro canto, tiene a ribadire che non esiste alcuna epidemia in atto e che non vi è correlazione tra i tre episodi di decesso avvenuti nel medesimo reparto in capo ad una settimana. Un reparto in cui i piccoli degenti, d'altro canto, sono spesso soggetti prematuri estremamente fragili.

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