Nelle Case di riposo aumentano le rette

Uno studio dei pensionati Cisl della Lombardia mette in guardia sui rincari nelle Rsa.
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Aumenti nelle rette nelle case di riposo? Il rischio è concreto, anzi, secondo uno studio della Fnp Cisl Lombardia (i pensionati), i dati suggeriscono che è proprio così.

Alcuni esempi? Nel periodo 2008/2011 le rette minime della Passerini a Nozza di Vestone sono cresciute da 39 a 48,40 euro con un più 24%. La fondazione Arvedi di Brescia è passata da 46,50 a 52 euro (+11,8%). E ancora: la casa soggiorno di Bedizzole ha fatto segnare un rincaro del 25,28% passando da 44,38 a 55,60 euro delle rette medie giornaliere. La Rsa Porta di Nuvolera che partiva da una cifra piuttosto bassa, ovvero 36,16 euro al giorno, è approdata a 57,23 euro dell'anno in corso con un ritocco del 58,26%. Stesso meccanismo è stato adottato alla Rsa Beato Innocenzo di Berzo Inferiore: il caro-tariffe del 42,31% è determinato dal rincaro da 32 a 45,57 euro.

In base allo studio del sindacato dei Pensionati Cisl della Lombardia dal 2008 a oggi, nonostante il numero delle case di riposo lombarde sia aumentato del 6,15% (da 617 a 638), la richiesta in un posto letto è sempre altissima, con 17mila persone in lista d'attesa per il 2011, e gli importi richiesti alle famiglie continuano a lievitare, con aumenti medi del 12,33% per la retta minima e del 9,74% per la massima.

Attualmente, i posti letto autorizzati nelle case di riposo lombarde sono 60.458.
Di questi, 2.819 non sono accreditati e quindi non usufruiscono del contributo regionale. Dal rapporto emerge la tendenza ad aumentare in maggiore misura i posti letto solo autorizzati (+ 7%) rispetto a quelli accreditati (+4,8%).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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