Nel Bresciano sono 31 i morti sulle strade da inizio anno

Michele Maestroni
Due anni fa (dati Istat) erano cinque in meno. Quella di Brescia è la seconda provincia lombarda dove si muore di più in strada
INCIDENTI MORTALI, BILANCIO TRAGICO
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Nel Bresciano da inizio anno sono 31 le persone morte in un incidente stradale, più di una vittima a settimana. È questo il bilancio parziale ma drammatico sancito dalle strade bresciane. A perdere la vita, da gennaio a oggi, sono stati due pedoni e 29 conducenti, l’ultima, in ordine di tempo, una donna di 62 anni ucraina residente a Villanova, Tamara Nehrich, che venerdì pomeriggio è morta sul colpo in uno scontro frontale contro un tir.

Nella tragica lista troviamo anche tre ciclisti, due pedoni, un ciclomotorista, 13 automobilisti e 11 motociclisti, di cui cinque solo nel mese di giugno. E proprio giugno è il mese che ha segnato il numero più alto con sette vittime. Se ne sono registrate sei ad aprile e maggio, quattro a gennaio e febbraio e tre a marzo. Le statistiche, fornite dall’associazione “Condividere la strada della vita” di Brescia, evidenziano che a perdere la vita sull’asfalto sono cinque volte di più gli uomini delle donne.

Un fenomeno, quello delle morti sulla strada, in cui le responsabilità attribuibili alle infrastrutture o all'errore umano si sovrappongono e si confondono. Resta un fatto certo, invece: la crescita degli incidenti mortali dopo la flessione fisiologica registrata durante i lockdown del 2020. I dati Istat più recenti risalgono al 2021: nel luglio di quell’anno, le vittime di incidenti stradali sono state 26, cinque in meno di quelle di quest’anno. Quella di Brescia resta la seconda provincia lombarda dove si muore di più in strada con 49 decessi totali, 14 in meno rispetto a Milano.

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