Sangue sulle strade: la parola al Broletto dopo il terzo morto in due soli giorni

«Questa strada, la Sp 469, da tempo è un pericolo. La sua ampia curva invita a correre e i risultati in tre anni si sono visti con ben sei morti. Ora serve che l’ente Provincia, magari anche coinvolgendo la Prefettura, si assuma la responsabilità e l’onere di intervenire perché cessi questo tributo continuo di sangue e di insicurezza».
Il sindaco di Capriolo, Luigi Vezzoli, abbandona la diplomazia davanti all’ennesimo morto sulle strade. Si tratta della terza vittima, dopo la morte a Leno giovedì di un 28enne e di un 62enne a Capriolo oltre al 39enne dell’altra notte, la seconda vittima in due giorni tra i motociclisti che percorrono il suo territorio. Il suo appello diventa quindi una denuncia.
«Sono vent’anni che da Capriolo si solleva la questione della pericolosità di questa strada ed ora è arrivato il momento che i provvedimenti vengano adottati» continua il sindaco.
L’incontro
Ad incontrare Vezzoli lunedì in Broletto sarà il consigliere Paolo Fontana: «Abbiamo diversi snodi viari sotto i riflettori per la pericolosità. Sono un problema sul tema sicurezza. La Provincia intende affrontare e risolvere questi aspetti. Certo per la Sp 469 dobbiamo trovare una soluzione» ha detto il consigliere delegato alla Viabilità.
Tra le ipotesi del Comune di Capriolo il realizzare una rotatoria all’altezza dell’intersezione con via Faletti: «Si andrebbe a ridurre la velocità a chi si immette nel curvone dove sono avvenuti gli incidenti nelle ultime 48 ore. Non mi interessa chi deve pagare gli oneri: si deve fare. Intanto come Amministrazione non apriremo la stessa via Faletti. Sono state troppe ad oggi le morti e i ferimenti gravi».
Autovelox
Intanto sul fronte della nostra provincia restano altri nodi importanti da dipanare. Tra questi una soluzione è stata trovata a Desenzano con gli autovelox collocati lungo via Mantova. Ora non c’è veicolo che transiti sopra i 90 chilometri orari.
Sono i due dispositivi posti lungo la tangenziale che dal casello di Desenzano conduce verso Castiglione delle Stiviere. In corrispondenza del centro commerciale Il Leone, ne sono stati installati due, uno per ciascun senso di marcia.
L’Amministrazione comunale di Lonato era convinta di riuscire a installarli già nel 2019, poi è servito sciogliere qualche nodo legato alle competenze e risolvere in tribunale il ricorso presentato dall’azienda che si era piazzata seconda alla gara d’appalto per l’affitto dei due dispositivi. Da circa un anno sono pienamente funzionanti.
Cosa che ha avuto ripercussioni felici per la sicurezza di quel tratto stradale, dato che chi lo frequenta lo sa, i veicoli procedono per lo più tutti nel rispetto del limite di velocità. E di grossi incidenti, almeno in quel tratto, non se ne sono verificati. Ma ha avuto anche ripercussioni infelici: proprio ai due autovelox, e in particolare al riparto degli introiti (circa 750mila euro), è da imputarsi il «divorzio» tra Lonato e i due Comuni partner nel servizio di Polizia locale, Bedizzole e Calcinato.
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