Nel Bresciano ci sono oltre 16mila lavoratori domestici, il 77% è straniero

Secondo i dati forniti dall'Inps tra i Paesi più rappresentati ci sono Ucraina, Romania, Filippine e Moldavia
Badante accudisce un'anziana - © www.giornaledibrescia.it
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Sono 16.200 nel Bresciano i lavoratori domestici impiegati, di cui il 43% badanti e il 57% colf o baby sitter. Di questi più del 77% è di origine straniera. È quanto raccontano i dati diffusi da Inps ed elaborati da Polis-Lombardia, l’istituto regionale per il supporto alle politiche lombarde, che ha analizzato la situazione del lavoro domestico in tutte le province, evidenziando come stia crescendo la richiesta di colf e baby sitter rispetto a quella di badanti per gli anziani, 60% contro 40% circa.

Brescia risulta quindi in linea con i dati regionali circa la ripartizione delle mansioni, ma con una maggiore incidenza sul totale (7 punti in più) dei lavoratori di origine straniera. A Livello lombardo infatti è straniero il 70% degli addetti e pure il dato nazionale rispecchia quello regionale. Tra i Paesi più rappresentati Ucraina, Romania, Filippine e Moldavia.

Il settore delle collaborazioni domestiche in Italia ha registrato una flessione nel 2022 a livello occupazionale, perdendo in un anno più di 6.400 addetti, pari al 3,5% del totale, ma la nostra regione, con  174mila lavoratori domestici dichiarati, si mantiene prima in Italia per numero di addetti (il 19,5% del dato nazionale). A trainare è Milano, che - in controtendenza - ha visto crescere le richieste di colf e baby sitter negli ultimi anni.

Tra le iniziative messe in campo per favorire l’assunzione di collaboratori domestici il bonus regionale «assistenti familiari» con una dotazione di 2milioni di euro. 600 le famiglie che fin qui ne hanno fatto richiesta.

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