Molotov in via Morelli: «Non raccoglieremo la provocazione»

«Un gesto incomprensibile contro gli oltre 58mila donatori che hanno donato quasi 19 milioni di euro»
Bottiglie incendiarie contro il centro vaccinale di via Morelli - © www.giornaledibrescia.it
Bottiglie incendiarie contro il centro vaccinale di via Morelli - © www.giornaledibrescia.it
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«Brescia non raccoglie la provocazione e continuerà a garantire tamponi e vaccini a chi ne farà richiesta grazie al lavoro di medici, infermieri e volontari che anche stamattina hanno garantito continuità nei servizi erogati»: Enrico Zampedri, coordinatore di AiutiAMObrescia, il Fondo voluto da Fondazione comunità bresciana e Giornale di Brescia, che ha realizzato la struttura gestita dall'Azienda sanitaria bresciana, stigmatizzano l'attentato incendiario di questa mattina al centro di via Morelli.

 «Un gesto incomprensibile contro gli oltre 58mila donatori che in questi mesi hanno consentito ad AiutiAMObrescia di raccogliere quasi 19 milioni di euro per le strutture sociosanitarie di città e provincia» continua il comunicato. Soldi che sono stati utilizzati per acquistare mascherine, respiratori e sostenere le terapie intensive del marzo dello scorso anno, i volontari, la protezione civile e le case di riposo. E non solo. 

«Ai donatori diciamo che la struttura era coperta da assicurazione; esprimiamo piena solidarietà a medici, infermieri e personale sanitario di Asst Spedali Civili e Ats di Brescia colpiti nel cuore della loro attività e li invitiamo a perseverare - si legge nella nota diffusa -. Noi, l'intera provincia, abbiamo bisogno di tutti loro». 

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