Mille Miglia, la calma di Vesco e Salvinelli anche dopo l’incidente: «Nulla ci ferma»

Combattivi e concentratissimi, i campioni in carica da tre anni sono stati protagonisti di un intoppo appena dopo il via
Mille Miglia, l'incidente di Vesco e Salvinelli (intervista Andrea Cittadini)
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L’ammaccatura c’è, ma ha sfregiato solo la carrozzeria senza intaccare lo spirito. Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, campioni in carica da tre anni sulla loro Alfa Romeo del 1929, ieri hanno inaugurato questa 41esima edizione della Mille Miglia con il botto.

Appena lasciata alle spalle la prova del Castello, andata benissimo, ecco l’intoppo: «Una signora che aveva fretta non ha rispettato lo stop e ci ha urtati, lasciandoci un regalino» racconta il pilota triumplino sfoggiando un sorriso scanzonato. Niente paura: squadra di meccanici subito all’opera e si riparte. «L’incidente a tre chilometri dal via ha solo reso la prima giornata più interessante».

L'ammaccatura sull'auto di Vesco e Salvinelli -  Foto New Reporter Favretto/Checchi © www.giornaledibrescia.it
L'ammaccatura sull'auto di Vesco e Salvinelli - Foto New Reporter Favretto/Checchi © www.giornaledibrescia.it

L’equipaggio da battere, che sulla livrea porta il numero 50, ieri si è comunque svegliato di buonumore. Ai microfoni di Angela Scaramuzza e Jacopo Bianchi su Teletutto, durante la punzonatura, Vesco aveva espresso una soddisfazione anche per il meteo incerto: «Per le macchine il nuvoloso è l’ideale, le fa respirare un po’ di più». In quanto alla gara, essere competitivi per cinque tappe sarà un’impresa: «Ci daremo il cambio al volante, altrimenti restare freschi diventa difficile».

Il percorso, che quest’anno supera i duemila chilometri, si preannuncia stimolante: «Il momento clou sarà la terza tappa, anche se già oggi (ieri ndr) ci sono quasi 40 prove». Gli fa eco Salvinelli: «Giovedì si ridurranno a due o tre gli equipaggi che battaglieranno sul serio per il titolo. Consideriamo anche che un’auto di questo tipo richiede una prestazione fisica non da poco: sarà una prova».

Il segreto?

«Mantenere la calma e in questo Andrea è un maestro». In quanto a gesti portafortuna, si gioca in casa. «Non manca mai il pane e salame a bordo strada: ce ne portiamo almeno un paio buoni sulla macchina di assistenza e li affettiamo rigorosamente sulla pedana».

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