«Made in Brescia» la pistola fatale usata da Baldwin sul set

L'arma inspiegabilmente caricata con proiettili veri. Morta la direttrice della fotografia, ferito il regista: «Violate norme elementari»
La riproduzione della Colt 1873 realizzata dalla gussaghese Fratelli Pietta e impugnata sul set da Alec Baldwin - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
La riproduzione della Colt 1873 realizzata dalla gussaghese Fratelli Pietta e impugnata sul set da Alec Baldwin - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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È partito da una pistola replica di una Colt 1873 costruita da un produttore gussaghese di revolver storici - la Fap, dei fratelli Pietta, che ha sede alla Mandolossa - il colpo mortale che ha ucciso, lo scorso 21 ottobre, sul set del film western «Rust», la direttrice della fotografia Halyna Androsovy Hutchins. La pistola in questione è un revolver Colt 1873 calibro 45 Long Colt.

Lo ha comunicato al New York Times lo sceriffo che sta coordinando  le indagini. Le fonti sono investigative e pertanto, per quanto la dichiarazione sia autorevole, si attende conferma da parte della magistratura. I produttori bresciani dell'arma, naturalmente, non hanno alcuna responsabilità nella vicenda. Come i lettori ricorderanno il tragico incidente di scena è avvenuto quando qualcuno aveva caricato l’arma con proiettili autentici e non a salve

L’attore Alec Baldwin stava recitando con la pistola, quando doveva sparare verso la telecamera. Il colpo ha ucciso la 49enne direttrice della fotografia. «Scopriamo solo in un secondo momento dove e quando vengono utilizzate le nostre armi. Solo nelle scorse ore ho saputo dai media, che una nostra arma era purtroppo quella usata dall’attore» spiega Alessandro Pietta, 45 anni, che con suo fratello Alberto dirige l’azienda leader nella riproduzione delle armi storiche e di fucili semi-automatici da caccia.  La produzione. «Le pistole sono meraviglie di ingegneria - riporta il sito dell’azienda gussaghese -  Non esiste educazione da impartire sulla pistola, bensì sugli uomini che le impugnano. Un’arma è la testimonianza storica della nostra esistenza. Se non la rispetti, non rispetterai te stesso».

Il punto in cui è avvenuto l’incidente sul set: la pistola è stata scaricata contro la cinepresa colpendo Halyna Hutchins
Il punto in cui è avvenuto l’incidente sul set: la pistola è stata scaricata contro la cinepresa colpendo Halyna Hutchins

La «Fratelli Pietta» nasce nel 1963 grazie al papà, Giuseppe - classe 1938, figlio di un operaio della Tempini e settimo di nove fratelli - che decide di trasformare quella che era solo una passione in un lavoro coinvolgendo anche il fratello Mario, armaiolo e artigiano. Nel tempo, l’impresa decide di puntare sulla replica di armi storiche, amate da tanti collezionisti e richieste soprattutto da clienti americani.

«Siamo vicini alle vittime di questa vicenda - continua Alessandro Pietta con il Giornale di Brescia - . Come Fap e come fabbricanti di armi siamo dispiaciuti per l’incidente. Riteniamo che siano stati commessi dei grossolani errori sul set. Le norme insegnano a trattare l’arma sempre come se fosse carica. Sarebbe stato d’obbligo controllare prima di sparare. Una grave leggerezza. È, ripeto, una disgrazia che ci rattrista tutti. Le indagini sono in corso e vedremo quale sarà l’esito. L’arma non è mai la causa di una disgrazia, questo ci tengo a ribadirlo, ma a monte vi è sempre il fattore umano, che fa la differenza».

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