L'ultimo Consiglio ordinario in Loggia prima delle elezioni: dal Biciplan ai rifiuti

È iniziato poco prima delle 9 e si approveranno le delibere ordinarie. Poi ci sarà il Consiglio comunale per la decadenza di Del Bono
Palazzo Loggia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Palazzo Loggia - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Al via poco prima delle 9, a Palazzo Loggia, il Consiglio comunale di Brescia, l'ultimo ordinario di questo mandato amministrativo.

Da qui al voto per le elezioni amministrative del 14-15 maggio, infatti, si terranno solo il consiglio ad hoc per la decadenza di Del Bono da sindaco di Brescia, in programma venerdi, dopo la sua elezione in consiglio comunale. E la seduta per il rendiconto 2022, un obbligo di legge da approvare entro il 30 aprile.

Il Consiglio comunale riunito per l'ultima seduta ordinaria
Il Consiglio comunale riunito per l'ultima seduta ordinaria

Essendo l'ultimo Consiglio nel quale si possono approvare delibere ordinarie, la seduta odierna concentra tutti gli atti che la giunta è riuscita a mettere in campo in queste settimane: dall'approvazione del Biciplan alla modifica del regolamento per la gestione dei rifiuti passando per alcune partite urbanistiche come l'individuazione dell'eliporto del 118 in via Ghislandi.

A2A e la stazione metro di Lamarmora

Dal 14 febbraio la stazione Lamarmora della metropolitana ha cambiato nome diventando «A2a-Lamarmora». Una modifica figlia dell'accordo triennale tra la multiutility e IGP Decaux, la società incarica da Brescia Mobilità di valorizzare dal punto di vista pubblicitario gli spazi della metro

  • La sponsorizzazione nella stazione di Lamarmora
    La sponsorizzazione nella stazione di Lamarmora
  • La sponsorizzazione nella stazione di Lamarmora
    La sponsorizzazione nella stazione di Lamarmora

Sulla vicenda ha chiesto chiarimenti il centrodestra, in apertura di consiglio comunale, con un'interrogazione. «Non si tratta di un cambio di nome - ha precisato l'assessore Federico Manzoni - ma di una semplice iniziativa commerciale. Dal punto di vista topografico e catastale il nome resta Lamarmora». Nel suo contratto di servizio per la gestione della metro Brescia Mobilità può però sfruttare gli spazi della metro (stazioni in primis) in ottica commerciale. Questo per altro consente di aumentare i ricavi e abbassare quindi il corrispettivo annuale che il Comune deve girare a Brescia Mobilità per la gestione dell'infrastruttura. Dal 2019 Brescia Mobilità ha un accordo con IGP, una delle società leader nella vendita di spazi pubblicitari. IGP ha chiuso l'accordo con a2a per Lamarmora; accordo che vale 120mila euro per 3 anni. «A2A apre un terreno che ci auguriamo possa essere seguito anche da altre realtà aziendali, così come avviene in molte altre citta - ha spiegato Manzoni -. Ad oggi però non abbiamo altre richieste o manifestazioni di interesse».

Da A2a precisano che non si tratta di una sponsorizzazione ma di un acquisto di spazi pubblicitari: il progetto prevede la brandizzazione della stazione Lamarmora e dei supporti di comunicazione (paline, indicatori, ecc).
Il centrodestra però ha contestato la poca trasparenza della Loggia. «Siamo d'accordo con la pubblicità nelle stazioni per raccogliere risorse - ha detto Simona Bordonali (Lega) -. È vero, lo si fa già in molte altre città. Ma a Brescia manca trasparenza. A Milano, dove si raccoglie oltre un milione di euro l'anno, la giunta ha fatto un bando per il "naming" delle stazioni, mettendo paletti e fissando criteri anche sui prezzi, aprendo questa possibilia a tutte le aziende. A Brescia non c'è nessun atto ufficile, nessuna comunicazione. E se un’altra società fosse stata interessata a Lamarmora?»..

Approvato il Biciplan

Via libera definito al Biciplan. Il Consiglio comunale ha approvato (astenuti centrodestra e M5s) lo strumento di pianificazione e incentivazione della mobilità ciclabile di palazzo Loggia. Uno strumento volontario che, sommato al Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) e al Pgt (Piano di governo del territorio), disegna lo sviluppo della mobilità dolce dei prossimi anni. Tre i pilastri: infrastrutture, servizi e cultura bike friendly. Gli obiettivi principali sono: l'aumento del 10% degli spostamenti che avvengono in bici all'interno della città (oggi al 19%); lo sviluppo non solo di una rete ciclabile ma di una «rete», sfruttando non solo itinerari dedicati ma anche le Zone 30; la riduzione dell'incedentalita; lo sviluppo di servizi, dalla sosta alla segnaletica dedicata alle bici.

Seguiranno aggiornamenti...

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia