Loggia 2023, Rolfi lancia la terza lista civica Viva Brescia
Fabio Rolfi punta sulle civiche. C’è quella che porta il suo nome, Fabio Rolfi sindaco, e che ha dato i colori alla sua campagna elettorale. C’è quella dedicata ai giovani e allo sport, Brescia davvero. E poi c’è la lista dei moderati, «il centro del centrodestra» come la definisce uno dei suoi promotori, l’ex presidente della Provincia Alberto Cavalli. «Rappresentiamo la moderazione operosa, non l’inerzia - precisa Cavalli -. Qui ci sono le anime culturali e politiche che hanno reso grande Brescia: i cattolici, i moderati, i liberali».
Anime
La lista si chiama Viva Brescia e nel simbolo, presentato ieri insieme ai 32 candidati, mette subito in chiaro l’impronta politica: «moderati con Fabio Rolfi». Tra i promotori (non candidati), oltre a Cavalli, vi sono Vito Robles, segretario cittadino della Democrazia Cristiana di Angelo Sandri («noi siamo gli eredi della vecchia Dc, quella con il simbolo Libertas»); Antonio Perini, referente per il nuovo Psi; l’ex parlamentare dell’Udc Luigi Maninetti per l’area cattolica; Alberto Ferrari, ex Forza Italia ed ex coordinatore provinciale di Energie per l’Italia, la formazione liberale di Stefano Parisi; ma anche Guido Galperti (ieri assente), ex parlamentare Pd, consigliere nella maggioranza che ha sostenuto Emilio Del Bono e ora sempre più lontano da Italia Viva dopo la scelta di non appoggiare Laura Castelletti come invece farà tutto il Terzo Polo.
«Con Galperti - ha precisato Rolfi - c’è un lavoro comune portato avanti negli ultimi anni, lui in Provincia e io in Regione. È sempre stato un amministratore moderato, concentrato sulle risposte da dare ai cittadini. Si è più volte scontrato con "la sinistra del no" rappresentata dalle liste ambientaliste che appoggiano Castelletti. Non ci poteva non essere una convergenza: questa lista nasce anche dal suo contributo».
Protagonisti
Viva Brescia avrà come capolista la commercialista Rosalia Pezzoli («serve un’Amministrazione capace di ascoltare» ha spiegato), poi altre figure pescate nel mondo delle professioni, come il medico Saulo Maffezzoni o l’imprenditore Giorgio Agnellini, già consigliere comunale ai tempi di Paroli. Espressione dell’area democristiana sono invece Chiara Bezante, Antonio Ruocco e Gianpietro Zani, in corsa anche Salvatore Varano, coordinatore regionale di Noi di centro di Clemente Mastella e Federica Francesca Bonvini, candidata alle Regionali nella lista Fontana.
Obiettivi
«Questa lista - ha spiegato Cavalli - rappresenta la vivacità delle imprese e la vitalità delle professioni. Si chiama Viva Brescia perché siamo tifosi di questa città e vogliamo che vinca la competizione con gli altri territori. Competizione che, però, purtroppo stiamo perdendo. Abbiamo bisogno di cambiare rotta, serve discontinuità. La speranza del nostro futuro è nelle mani di Fabio». La lista, ha aggiunto Perini, «rappresenta il mondo delle professioni, dall’associazionismo, del volontariato. Vogliamo occupare quello spazio politico vuoto al centro, dare voce a chi nelle ultime elezioni non ha votato e ai moderati che non si sentono rappresentati da questo centrosinistra».
«In 10 anni l’Amministrazione uscente non ha saputo risolvere i problemi veri di Brescia, l’inquinamento e la viabilità - ha spiegato Robles -. L’aria è ancora malata e il traffico è peggiorato, serve un cambio di rotta». «La città ha vissuto per 10 anni sulle pseudocapacità di un sindaco imperatore - ha detto Marinetti - bisogna cambiare marcia ripartendo dal gioco di squadra». Infine il coordinatore Alberto Ferrari: «La polarizzazione del voto alle Regionali spinge noi moderati a scegliere fin da subito da che parte stare. E la scelta non può che essere per Rolfi: saremo al tuo fianco quando salirai le scale della Loggia».
Il candidato sindaco ha rilanciato: «Dopo 10 anni non solo l’aria non è cambiata, ma i problemi sono ancora lì, dalla Caffaro al palo alla gestione del traffico - ha detto Rolfi -. L’elettorato moderato non si può riconoscere in un Pd che strizza l’occhio al M5s, blocca le grandi opere ed è contro il teleriscaldamento o i termovalorizzatori. C’è bisogno di un approccio moderato per vincere le sfide della città. Viva Brescia».
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